APPIANO GENTILE - Si parla di Inter-Roma con Andrea Stramaccioni durante la conferenza stampa alla vigilia del match, ma non solo. Chiusa da neanche 24 ore la sessione estiva del calciomercato, inevitabile che all'allenatore nerazzurro venga chiesto un giudizio sulle operazioni del club nerazzurro.
"Credo che l'Inter abbia portato a termine un mercato che io definisco intelligente. Probabilmente, in maniera molto diretta, ci è sfuggito qualche cosiddetto grosso colpo, possiamo riferirci a Lucas o a Lavezzi, ma credo che abbiamo costruito e gettato le basi per quella che può essere la costruzione di un'Inter che vuole ritornare grande. Tutto ciò all'interno di un acume finanziario importante: ricordiamo che l'Inter ha ridotto il monte ingaggi di 40 milioni di euro lordi a fronte di una spesa di attivo/passivo di circa 15 milioni tra entrate e uscite. All'interno di queste cifre, credo possa essere definito un mercato intelligente e che ripeto, senza colpi eccezionali, ha gettato basi importanti. Squadra completa? Alla mia maniera, sinceramente, dico che non abbiamo un'altra prima punta con le caratteristiche pure da prima punta e non vi nego che abbiamo anche provato a prenderla, ma nel momento in cui sono sfumati gli obiettivi che erano congeniali all'Inter, io ho rifiutato qualsiasi alternativa d'occasione. Non volevo un giocatore non funzionale al nostro modo di stare in campo. Non è arrivato uno che faceva al caso nostro e va bene così. E' stato un anno zero, sono andati via tredici giocatori, ne sono arrivati otto, o nove con Guarin, è stato abbassato il monte ingaggi, tutto nella linea guida tracciata dal nostro Presidente. Manca un leader nella guida del reparto di difesa? Ho visto un ottimo Ranocchia. Fino a qui, sono stato bombardato di domande su di lui e ora io dico che lui può diventare il futuro leader di questa difesa. Ma, ripeto, a parlare è sempre il campo".
Con Diego Milito unica punta, più spazio potrà avere Marko Livaja, giudicato più pronto rispetto a Samuele Longo, ora in prestito all'Espanyol. Anche di questo parla Stramaccioni. "Marko ha un anno in meno e questo, se non utilizzato in prima squadra, gli consentirà di trovare minuti nelle gambe anche nella Primavera, cosa che Longo non poteva più fare. In secondo luogo, conoscendo bene entrambi, ritengo Longo un giocatore da minutaggio alto, cioè per esprimere al meglio le sue caratteristiche ha bisogno di stare più minuti in campo, mentre Livaja può incidere di più anche in dieci minuti o in quarto d'ora, come ha fatto a Pescara o nella gara di andata di Europa League a Spalato. Ma non parliamo di maggiore o minore prontezza perchè non è corretto".
Su Samir Handanovic, Stramaccioni spiega: "Sta facendo di tutto per recuperare, ma anche in base all'ultimo consulto con il dottor Combi, preferisco non andare in campo alla seconda giornata di campionato giocatori che possano rischiare un infortunio più lungo. Di positivo c'è che dopo questa partita c'è la sosta, che sarà una manna per lui e per giocatori come Chivu, Alvarez e Mudingayi. Mi auguro che questi giorni possano accelerare il loro recupero. Alvaro Pereira in campo dal 1' contro la Roma? Sta bene, questa settimana si è allenato, chiaramente non ho avuto modo di vederlo in campo con noi, ma credo si farà trovare pronto quando sarà chiamato in causa".
L'allenatore nerazzurro si esprime poi
sulla possibilità che l'esito del match tra Inter e Roma possa dire
quale tra le due squadre si avvicini maggiormente a essere
l'anti-Juventus: "Possiamo trarre degli indizi, delle indicazioni.
Sicuramente il pre-campionato ci ha detto che i bianconeri hanno più
certezze tecnico-tattiche, mentre noi abbiamo tante cose sulle quali
lavorare. Aspetto il test di domani, un test importante, ma non credo
che un risultato positivo o negativo possa dire in assoluto qualcosa.
Siamo una delle squadre che ha cambiato più di tutti e abbiamo bisogno di tempo"
In chiusura si parla di Europa League e di una trasferta a Baku, in ottobre, che arriverà tre giorni prima del derby contro il Milan: "E' l'Europa League lo sapevamo, dovremo organizzarci bene. Io e l'Inter abbiamo tutta l'intenzione di onorare questa competizione, ma dovremo stare molto attenti alla gestione di queste trasferte. Sicuramente, logisticamente non siamo stati fortunatissimi, ma non ci lamentiamo. Va bene così e faremo fronte anche a questo".