MILANO - Lo sforzo di cui parlava Javier Zanetti al termine del match, lo esprimono anche gli occhi di Andrea Stramaccioni che, ai microfoni di Sky Sport, commenta 2-2 con il Vaslui facendo un confronto con la prima gara casalinga di Europa League disputata dall'Inter contro l'Hajduk Spalato.
"Credo siano state due gare diverse: con l'Hajduk avevamo proprio sbagliato l'approccio e gli avversari aveva creato. Oggi l'Inter non avrà fatto trenta minuti trascendentali come le altre volte, ma abbiamo preso una traversa e costruito altre palle gol. Certamente, poi, il rigore ha cambiato tutto, ma io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno perchè in sessanta minuti abbiamo fatto vedere qualcosa di importante. Abbiamo fatto vedere di non voler accontentarci e di volere a tutti i costi la qualificazione".
"Anche da un punto di vista tattico - continua l'allenatore nerazzurro - l'espulsione ha cambiato la gara, ma noi non abbiamo mai perso la capacità di ripartire. Il Vaslui è stato pericoloso mi sembra mai, invece noi non abbiamo mai perso la gamba per ripartire".
Se può un giocatore come Fredy Guarin possa da solo cambiare una partita, lo spiega lo stesso Stramaccioni: "Con tutta la stima che ho per il mio toro non credo sia stato lui, da solo, a cambiare la gara. Nel primo tempo avevo costruito un centrocampo con dei giocatori ai quali ho chiesto sacrificio, vedi Nagatomo, vedi Zanetti. Guarin è sicuramente un centrocampista importante, ma credo che con lui l'Inter abbia soprattutto trovato equilibrio".
In Croazia con l'Hajduk, trasferta a Pescara e in Romania con il Vaslui "nessuna delle tre partite che abbiamo vinto l'abbiamo vinta in contropiede - spiega Stramaccioni -. Uno dei problemi che abbiamo avuto oggi è che non siamo riusciti quasi mai a palleggiare. Bisogna tenere conto che l'essere in dieci ha cambiato l'aspetto anche tattico della gara e credo che il Vaslui abbia visto paradossalmente chiudersi gli spazi proprio quando l'Inter era in inferiorità numerica".
Nessun dito puntato contro Luca Castellazzi da parte dell'allenatore nerazzurro: "Era convinto di prendere la palla quando ha fatto l'intervento, è stato poi bravo Antal. Adesso fare analisi individuali non mi interessa, diciamo che l'errore è di reparto perchè quelle sono distrazioni che paghi. Io vedo la fase di non possesso della mia squadra molto più solida del passato e vedo tanta voglia, tanta grinta, anche da parte del nostro pubblico. Secondo me c'è il giusto spirito per voltare pagina".
Dopo aver spiegato quanto la partita di questa sera possa avere ripercussioni sul match con la Roma ("ve lo dico domenica sera alle 11"), Stramaccioni sorride nel rivedere il momento dell'esultanza, in tribuna, del presidente Massimo Moratti dopo il gol del pareggio di Guarin: "Allora è stanco pure il presidente (ndr, sorride). A parte gli scherzi, è un buon momento, siamo tutti uniti, c'è voglia, c'è grinta, ma dobbiamo crescere. Sappiamo che le cose non sono tutte in discesa. Domenica ci aspetta una partita importantissima, non decisiva, ma importante".