APPIANO GENTILE - Sul campo del "Stadionul Ceahlăul" di Piatra Neamt, in Vaslui-Inter, Javier Zanetti scenderà in campo per la 800a volta con la stessa maglia. Giocherà e lotterà per gli stessi colori, sarà ancora una volta il capitano della stessa squadra e di quella squadra sarà ancora una volta il riferimento, che avrà come obiettivo ancora quello di dare il massimo e di farlo per i suoi tifosi. Sempre e solo quelli dell'Inter.
Di questo, e non solo, il capitano parla ai microfoni di Andrea Paventi, in ha un'intervista esclusiva a Sky Sport 24.
Come si sente Javier Zanetti vicinissimo a questo ulteriore importante traguardo?
"Soprattutto molto felice e contento. Sinceramente quando ho giocato la mia prima partita con questa maglia non avrei mai pensato che sarebbe potuta essere la prima di 800, giocate con la stessa maglia, con la stessa società. Questo mi riempie di orgoglio, soprattutto all'interno di un grande ambiente e di una grande famiglia come quella nerazzurra. Ho attraversato diversi momenti, ma sempre con la consapevolezza di essere il capitano di una grande squadra'.
Se dovesse proprio identificare un momento di queste 800 partite che porti nel cuore.
"Ci sono vari momenti. Direi due in particolare: la notte prima dell'esordio con l'Inter ho dormito poco perchè vedevo San Siro così lontano che pensare di poterlo vivere da protagonista era come un sogno. Il secondo è la notte prima della finale di Champions League, il traguardo che aspettavamo da tantissimo tempo e che finalmente è arrivato con un successo indimenticabile".
Sono così lontani dall'Inter attuale momenti come quello di Madrid? Che idea si è fatto Zanetti di questo nuovo progetto nerazzurro?
"Che inizia un progetto nuovo con tanti giovani e con giocatori d'esperienza, come nel mio caso. Però, soprattutto con la voglia di riscatto dall'ultima stagione, che è stata una stagione negativa. Viviamo in un ambiente con tanto entusiasmo e stiamo aspettando l'inizio delle partite che contano per cercare di dimostrare che ci siamo anche noi".
Che tipo di obiettivi si pone l'Inter di quest'anno?
"Dovremo cercare di essere protagonisti in tutte le competizioni che affronteremo da qui alla fine e arrivare nei momenti finali con la possibilità di poter lottare per qualcosa importanti. Sicuramente la Juventus è la squadra da battere, perchè ha vinto uno scudetto, ha cambiato poco e perchè anche loro hanno una grande forza e consapevolezza nei propri mezzi. Poi, le solite squadre: vedo molto valida la Roma perchè ha cambiato allenatore, ne ha scelto uno molto intelligente che conosce questo ambiente e che sta facendo di tutto per tornare a essere protagonista. Poi, c'è il Milan, che come noi però ha cambiato tanto. Credo ci sarà soprattutto un campionato molto equilibrato. Poi, non dimentichiamoci del Napoli, che ha vinto l'ultima Coppa Italia e ha lottato funo all'ultimo per traguardi importanti".
Che cosa rappresenta l'arrivo di Antonio Cassano all'Inter?
"Soprattutto stimoli perchè stiamo parlando di un grandissimo campione. Se arriva verrà a rinforzare un gruppo che ha tantissima voglia di tornare a essere protagonista. Lo conosciamo bene, conosciamo bene che tipo di giocatore è, poi è un ragazzo molto divertente e speriamo insieme di portare l'Inter verso grandi traguardi".
Ci anticipa i contenuti della letterina da Capitano che farà trovare sul tavolo ad Appiano Gentile a Cassano?
"Qui troverà un gruppo che lo aiuterà, soprattutto, e lo accoglierà alla grande, come lui merita per cercare di rendere l'Inter protagonista e fare in modo che quest'Inter possa far divertire i propri tifosi"
L'Inter non teme la doppia sfida con il Vaslui o c'è qualcosa che preoccupa?
"C'è sempre qualcosa che ci può preoccupare, ma stiamo preparando queste due partite nel migliore dei modi possibili. Sappiamo che soprattutto la prima gara è molto importante e andremo in un campo molto difficile, ma so anche che quest'Inter è pronta'.
Si è letto anche di un Javier Zanetti miglior uomo dribbling e soprattutto con le medie di questa stagione che cosa vede per il futuro del Capitano? Ci penserà nei prossimi 10 mesi a quello che farà da grande?
"Sicuramente ci penserò, cercherò soprattutto in questa stagione di essere protagonista insieme ai miei compagni, di cercare di rendermi disponibile per la causa, in qualsiasi momento, soprattutto in quelli di difficoltà e, da qui alla fine, spero di vedermi alzare qualche trofeo importante. Dopo di che ci sarà il tempo di stare con la famiglia, di riflettere e di pensare a ciò che accadrà"
Andrea Stramaccioni ha dato identità di gruppo e compattezza? Riesce a dirci chi sarà secondo Zanetti il protagonista di quest'anno, anche se siamo solo ad agosto?
"Faccio il nome di Palacio, sta dimostrando il suo valore anche in questo breve periodo. Per quanto riguarda il lavoro del mister lo abbiamo conosciuto già la scorsa stagione, ma adesso che ci conosciamo di più posso dire che siamo di fronte a un allenatore che ha tantissima voglia, tanto entusiasmo di mettere in pratica tutte le sue idee insieme a noi e cercare di far funzionare questa Inter alla grande".