PINZOLO - In diretta su Rai Due, a "La domenica sportiva", con Andrea Stramaccioni si continua a parlare di giovani e del loro utilizzo in prima squadra: "Credo che l'Inter abbia dei giocatori di profilo molto interessante e lo dimostra il numero di ragazzi sotto i 20 anni che sono qui con me in ritiro, credo raggiungano la decina. Averli qui mi serve per capire se sono già pronti o se per loro va fatto un ragionamento diverso. Fare un nome di uno di loro che mi sembra maggiormente pronto oggi, secondo me, significherebbe più un danno che altro. Lasciamo che parli il campo".
La parola d'ordine che circola in questi giorni nel ritiro nerazzurro è motivazione, ma a questo livello c'è qualcosa da ricostruire. Anche questo spiega Stramaccioni in collegamento da Pinzolo:"Credo che l'Inter sia, per direttiva del suo Presidente, in un momento non di rifondazione, ma di rinnovamento. Moratti ha indicato la direzione di questa strada, ne abbiamo parlato spesso e in questa direzione noi andremo. Questo non vuol dure che l'Inter rinunci o che non ci sia la lotta per obiettivi principali. Sicuramente noi partiamo da una stagione negativa e vogliamo far bene. Questo intendevo io: le nostre motivazioni devono essere più forti di quelle degli altri".
Sulla diversa preparazione che sta seguendo l'Inter per affrontare il primo impegno ufficiale il 2 agosto prossimo in Europa League: "Siamo costretti a giocare in una data nella quale, per abitudine e mentalità, il calcio italiano ha poca abitudine a giocare. Sicuramente stiamo indirizzando la nostra preparazione a essere più pronti del normale. Non credo esistano particolari segreti se non professionalità e impegno perchè in 25 giorni dobbiamo essere preparati ad affrontare un partita vera, probabilmente non saremo al top, ma dobbiamo essere pronti per andare in campo".
Quello che viene sarà il secondo anno alla guida dell'Inter per Stramaccioni: "Noi ci chiamiamo Inter e sul nostro nome c'è già il nostro obiettivo. Non ci siamo tirati mai indietro e non ci tiriamo indietro adesso. Juventus molto rafforzata dopo le prime operazioni di calciomercato? Ripeto, per parlare di organici definitivi occorrerebbe aspettare la chiusura. Ha vinto l'ultimo campionato, le abbiamo fatto i complimenti, ma siamo ancora un po' lontani dal calcio giocato, non mi va di fare promesse, ma di dimostrare in campo quello che possiamo fare. Paura del Milan? Paura no, è da temere, da rispettare perchè per il Milan parla chiaro la classifica: è arrivata davanti a noi e dovremo cercare di colmare il gap. Rispetto per tutti, ma paura di nessuno".
Dopo aver dato il suo giudizio su coloro che vengono definiti come due obiettivi del mercato in entrata del club nerazzurro ("Lucas e Paulinho sono due giocatori di livello internazionale, ma per le informazioni che ho io, in questo momento sono trattative lontane. E' inutile illudere i nostri tifosi"), si passa poi a parlare del tipo di Inter che ha in mente Stramaccioni rispetto al suo ideale: "Un'Inter che valorizzi al meglio le capacità dei propri calciatori seguendo le idee dell'allenatore, un'Inter che provi a fare la partita, come accaduto durante la mia ultima gestione, cercando di basarci sulla qualità dei nostri interpreti. Io sono soddisfatto della qualità che ha la mia squadra dal centrocampo in su, sicuramente dobbiamo lavorare molto dietro perchè nelle partite nelle quali ci sono stato io abbiamo preso tanti gol, ma la qualità deve essere il denominatore comune. Modelli di allenatori e squadra? Ho avuto e osservato tanti miei allenatori, serve 'rubare' con gli occhi, ma rimanendo sempre sé stessi".