INDONESIA 2012: FRATELLI DEL MONDO, ANCHE QUI

Quando storie di calcio e di vita si fondono attraverso l'abbraccio di quasi 15 milioni di tifosi

GIACARTA - L'amore per i colori nerazzurri va davvero oltre confine e il numero di tifosi dell'Inter in Indonesia lo dimostra, quasi 15 milioni. Del resto, lo dice la nostra storia, siamo sempre stati fratelli del mondo. Uniti nella diversità, come anche l'Indonesia lo è e come recita il suo motto nazionale.

Ponte tra Asia e Australia, questa terra fatta di migliaia di isole ha sviluppato un'identità condivisa - basata su una lingua nazionale (Bahasa Indonesia) - nonostante una diversità etnica e di dialetti, un pluralismo religioso all'interno di una popolazione a maggioranza musulmana, una storia di colonialismo (prima portoghese e poi, soprattutto, olandese: i Paesi Bassi governarono fino alla seconda guerra mondiale, poi subentrò il Giappone) e ribellione a esso. Il motto nazionale indonesiano, che si trova sorretto dalla leggendaria Garuda, ossia l'aquila mitologica che orna il blasone del Paese, è emblematico in questo senso: 'Bhineka Tunggal Ika', 'Unità nella diversità', letteralmente 'Molti, ma uno'. Siamo proprio tutti fratelli del mondo.

Lo sport nazionale da queste parti è il Pencak Silat, arte marziale molto complessa che vede anche l'uso di armi come coltello, bastone e machete. Ma da parecchio il calcio ha ormai seminato tutti gli altri sport per popolarità e passione tra il popolo indonesiano, che segue con interesse il campionato italiano, con la serie A che viene trasmessa in televisione da addirittura vent'anni. Ed è così che l'amore per i colori nerazzurri ha spopolato quaggiù, con dati portentosi come quei quasi 15 milioni di tifosi dell'Inter (su quasi 300 milioni di abitanti) e i 15 mila appartenenti all'Inter Club Indonesia, con sede a Giacarta.


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