STRAMACCIONI: "JONATHAN E COUTINHO, ECCO I NOMI"

"Sono loro i nostri obiettivi, mi piacerebbe averli già in Indonesia. E la maglia di Lavezzi.."

APPIANO GENTILE - Sono nomi importanti e nessun dubbio da parte di Andrea Stramaccioni a proposito degli obiettivi di mercaro dell'Inter per la sessione estiva: "Il primo si chiama Jonathan, il secondo Coutinho. Uno gioca attualmente al Parma, l'altro all'Esplanyol. E vorrei averli già nella tournèe in Indonesia... ".

E se la maglia nerazzurra di Ezequiel Lavezzi è già pronta sulle bancarelle nei dintorni del centro sportivo "Angelo Moratti", l'allenatore inizia a pensarci su: "Caspita, questo è un problema... c'è il rischio di denuncia perchè il 21 è il numero di Orlandoni e lui è arrabbiatissimo (ndr.: sorride)".

Da chi non c'è, a chi invece è ben presente nell'Inter e seguirà la squadra a Roma: Diego Milito e Giampaolo Pazzini, fino ad oggi insieme Stramaccioni non li ha mai schierati insieme e così sarà anche domani "non dal primo minuto, non con questo organico e queste sono mie valutazioni. Poi, l'ho già detto, se mi chiedete qual è stata la chiave del derby, io vi dico l'interpretazione della gara da parte di Giampaolo. Per un allenatore è una grande soddisfazione e per lui, se mai ce ne fosse bisogno, di che grande professionista sia".

Pazzini, e non solo. Sull'ipotesi che quello davanti alla difesa sia il ruolo naturale di Esteban Cambiasso, ad esempio, Stramaccioni dice di fare "attenzione perchè una delle sue caratteristiche migliori è anche la sua presenza in area. In questo, a volte, commettiamo l'errore di prendere un singolo ed estraporarlo dal contesto. Per giudicare un giocatore, bisogna vedere prima chi sono gli altri nove in campo con lui".

Allo stesso modo su Marco Faraoni: "Lui si è sempre allenato con grande impegno, ci ho parlato spesso, sicuramente questa tipo di modulo io lo posso usare solo come terzino. Avendo in quel ruolo gente come Maicon è chiaro che è stato un po' chiuso. Confronto con Nagatomo? Forse Yuto ha un maggiore storico in quella posizione, anche nella nazionale ricopre spesso il ruolo di esterno di centrocampo e ha la capacità di cambiare velocemente direzione, e quindi è più pericoloso nello stretto, mentre la caratteristica principale di Marco è la corsa".

 

 


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