FIRENZE - Il rammarico non può non esserci dopo questo pareggio contro la Fiorentina. E lo si legge anche sul volto di Andrea Stramaccioni a fine gara, al momento delle interviste. Al tecnico non resta che ammetterlo, nel corso della sua analisi del match: "Complimenti alla Fiorentina e un pizzico di rammarico per noi. Gran parte di questo risultato è merito dell'avversario: loro hanno fatto una prestazione importante in fase di non possesso e noi un piccolo passo indietro in fase di possesso. Non era facile giocare contro questa Fiorentina, avevamo preparato la gara per metterli in difficoltà ma ci siamo riusciti solo a tratti. Fra quello che avevamo preparato e quello che è successo in campo non c'è stata totale continuità, ma questa gara la rigiocherei così. Dal momento in cui la Fiorentina è andata verso una formazione con 5 difensori bloccati dietro - perché la loro è stata una linea a 5 -, ho cercato di mettere in campo tutti i giocatori che potessero metterli in difficoltà, cercando di diventare pericolosi sulle corsie laterali. Un po' ci siamo riusciti e un po' no. Noi abbiamo fatto bene nel due contro uno ma quando ci arrivavamo in velocità. Quando siamo riusciti a fare girare palla siamo stati pericolosi, quando non ci siamo riusciti le situazioni sono state più statiche. Avevo chiesto - prosegue poi Stramaccioni - a Poli e Cambiasso iniziativa in cabina di regia, quello che nelle altre gare aveva fatto Stankovic. Sneijder ci ha dato palleggio. Forlan? Se l'ho messo in campo è perché ritenevo fosse la scelta giusta, lo rifarei. Comunque sono le prime partite che l'Inter gioca così, ci vuole tempo... Quello che mi piace è che l'Inter, comunque, sia venuta qui con la sua impronta, un'impronta di una squadra che vuole giocare per vincere, con un'impostazione offensiva".
Il pensiero corre quindi alla classifica, alla luce del solo punto ottenuto oggi: "Viviamo alla giornata - dice Stramaccioni -, l'Inter non si nasconde e non si nasconderà fino all'ultimo, fino a quando l'aritmetica non ci condannerà noi lotteremo. Non sto promettendo niente ai tifosi, che meritano fatti e non parole, ma al terzo posto l'Inter crede e crederà sino all'ultimo respiro aritmetico, e lo dico anche dopo un pareggio che speravamo potesse essere una vittoria. In chiave terzo posto lo so che sono due punti persi ma, ripeto, sino a quando l'aritmetica non ci condanna io ci credo. Ora ci aspetta una gara contro l'Udinese che sarà uno scontro diretto in una giornata nella quale ce ne saranno anche altri. Faremo di tutto per restare vivi e in corsa sino all'ultima giornata. Io sono testimone di uno spogliatoio che ci crede e ci crederà sino all'ultimo".
Al tecnico nerazzurro viene quindi chiesto un commento sul mancato ingresso in campo di Pazzini a causa della sostituzione obbligata di Chivu: "Pazzini stizzito? Ero stizzito anch'io perché volevo attaccare l'ultima fetta di partita con lui in campo, ma Chivu si è fatto male in un contrasto e purtroppo 2 sostituzioni su 3 sono state forzate. Le condizioni di Chivu e di Zanetti saranno valutate domani: per quanto riguarda Pupi nell'intervallo abbiamo deciso con il dottor Combi di non rischiarlo, mentre nel caso di Cristian si tratta di qualcosa di più incisivo".