STRAMACCIONI: "PROPRIO PAZZO PAZZO MAGARI NO"

"Una sorta di incoscienza però la si deve avere, con un segreto che non è un segreto: il lavoro"

APPIANO GENTILE - "Magari preferirei imprevedibile. Sognerei geniale. Ma proprio pazzo pazzo...", risponde così - sorridendo - Andrea Stramaccioni in conferenza stampa, quando gli vengono riportare delle parole di Massimo Moratti in merito alla 'necessità', per modo di dire, di essere un po' 'pazzo' per allenare l'Inter.

"Per allenare l'Inter col mio trascorso una sorta di incoscienza un po' ce la devi avere, per allenare Milito come allenavi Longo... Incoscienza in questo senso sì, di stare qui, di non rendersi neanche magari bene conto di dove stai. Pazzo mi aveva un po' destabilizzato... però visto che l'inno è 'Pazza Inter'...".

Pazzia a parte, quello che sicuramente non manca a Stramaccioni è la vocazione al lavoro, questo il suo segreto: "Non credo esistano particolari ricette, quello che ho messo in campo è un segreto che non è un segreto, il lavoro. Qualcosa si sta vedendo, qualcosa ancora no, ma noi continuiamo. Dobbiamo lavorare per migliorare ancora".

Stramaccioni guarda avanti, fiero, pensando gara dopo gara: ne mancano 6 alla fine, di cui due scontri diretti per il terzo posto, il primo domani contro l'Udinese e poi, all'ultima giornata, quello contro la Lazio: "Per come ragiono io, ammetto di preferire il fatto di poter essere artefice del mio destino in questi scontri diretti. Lavoriamo per vincere gara dopo gara, ma siamo dietro, guardiamo la realtà: se chi sta davanti non sbaglia niente, noi siamo fuori. Ma se noi abbiamo la possibilità di essere artefici del nostro destino, meglio. Siamo l'Inter, non ci tiriamo indietro, preferisco lo scontro diretto, anche se ha un coefficiente di difficoltà più alto".

A proposito della gara di domani, un riferimento Stramaccioni - a precisa domanda - lo fa poi alla Roma, che mercoledì ha battuto proprio l'Udinese: "Abbiamo come idee e come propositività delle cose in comune con la Roma, che ha per altro giocato con Lamela e Osvaldo più decentrati, avvicinando il modulo al 4-3-3. Poi, però, ogni gara vive i suoi momenti e i suoi episodi".

Ma Stramaccioni, proprio pensando alla Roma, Società da cui proviene, che stato d'animo può avere avendola come concorrente per la Champions? "Onestamente non ci penso... E' una rivale per la Champions e basta, come la Lazio, l'Udinese, il Napoli. Ma il mio presente è l'Inter e speriamo che lo sia anche il mio futuro".

Durante la conferenza stampa, a Stramaccioni viene poi anche chiesto un commento su Leonardo, alla luce delle ipotesi avanzate dai media su un suo ritorno: "Leonardo è una persona che so che qui ha fatto benissimo, ha un valore tecnico elevatissimo, dovunque vada penso possa fare bene. Penso che possa dare un enorme valore aggiunto, ovunque".


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