MILANO - Sette punti in tre partite, è questo lo score di Andrea Stramaccioni alla guida dell'Inter dopo la vittoria per 2-1 conquistata questa sera contro il Siena allo stadio "Meazza".
"E' stata una partita che per noi si era messa subito in salita perchè prendere un gol dopo 5 minuti contro questo Siena era un bell'handicap - spiega l'allenatore nerazzurro a Sky Sport -, ma credo che l'Inter oggi abbia globalmente meritato la vittoria soprattutto nel secondo tempo contro una delle squadra più in forma dell'attuale campionato. E' stato un altro passo in avanti nella crescita collettiva della squadra".
Il fatto di puntare sui giocatori più esperti a scapito di quelli più giovani non trova pienamente d'accordo l'allenatore nerazzurro: "E' un discorso che non mi trova d'accordo, oggi in campo c'erano Obi e Alvarez. L'allenatore deve pensare a mettere in campo la squadra migliore e io guardo coloro con le condizioni di forma migliori. Anche oggi i "vecchi", come li chiamate voi giornalisti, hanno fatto una prestazione buonissima, guardiamo Stankovic, Cambiasso e di Zanetti poi inutile parlarne...".
Occasioni offerte al Siena, ma "oggi dopo tre partite mi tengo stretta la crescita dell'Inter in fase di possesso palla, - continua Stramaccioni - poi è normale che attaccando con sei, sette o anche otto giocatori a volte possiamo concedere qualcosa. Poi, ripeto, non ci scordiamo che avevamo di fronte una delle squadre più abili in assoluto nel prendere palla e ripartire".
Udine e Firenze, tappe fondamentali della stagione nerazzurra: "Con un campionato così credo che ogni partita sia decisiva, la cosa più importante è che ora ci sia un'Inter propositiva. Oggi siamo stati anche sfortunati, abbiamo perso per infortunio Samuel e Obi, ma ho comunque continuato a vedere una squadra brillante. In questo momento voglio vedere il bicchiere decisamente mezzo pieno".
Sul finale di Inter-Siena, Giampaolo Pazzini in campo con Diego Milito: "Quello che volevo dire nel discorso affrontato in conferenza stampa - spiega Stramaccioni - è che per come giochiamo noi, il nostro gioco passa per una sola punta centrale, almeno a inizio partita. Poi, io sono qui per fare delle scelte e per adesso quello che ho deciso di fare giocare è Diego".
"Il secondo tempo della gara di oggi - prosegue l'allenatore a Radio Rai - è il manifesto di questa Inter: gioco, occasioni, voglia".
"Al terzo posto ci crediamo - continua Stramaccioni a Mediaset Premium - è difficile, ma ci crediamo. Perchè non ho guardato Milito calciare il rigore? Ma no, forse in quel momento mi ha chiamato qualcuno...Fase difensiva? In generale c'e' da lavorare, ma nel bicchiere mezzo pieno c'è un'Inter che è cresciuta sul piano del gioco, dei rifornimento dagli esterni, sul possesso palla. Samuel è stato sfortunato sul gol del Siena e poi ha fatto un salvataggio che ha il valore di un gol fatto. Milito è in un ottimo momento, non solo per i gol, ma non dimentichiamo Pazzini che ha dato molto quando è entrato e avevamo perso un po' di energie. Se c'era il rigore per noi? Non ho commentato quando ce ne hanno dati tre contro e non mi sembra giusto, in assoluto, commentare anche quando è a favore".