APPIANO GENTILE - E' bastata mezzora a Fredy Guarin, domenica scorsa contro il Genoa, per dimostrare di poter dire la sua in campo, nel giorno del suo esordio con l'Inter. Oggi il colombiano la sua l'ha detta di fronte a telecamere e taccuini, in conferenza stampa, raccontando anche quanto il suo desiderio di approdare all'Inter avesse radici profonde.
"Nutrivo questo sogno da tempo, perché l'Inter per me è davvero un sogno, che mi portavo avanti da due anni: la mia non è stata una decisione di gennaio ma di molto prima e Ivan Cordoba lo sa benissimo, con lui ho sempre condiviso questo mio desiderio e proprio i suoi racconti, la sua presenza, hanno aiutato ad accrescere in me questa volontà sempre di più. Ora sono contento di vestire finalmente questa maglia e di aver potuto esordire", ha sorriso Guarin.
Il direttore dell'area tecnica Marco Branca, al fianco del giocatore durante la conferenza insieme a Piero Ausilio, ci ha tenuto a questo punto a sottolineare che se "Guarin sognava l'Inter da due anni, noi lo guardavamo, lo seguivamo anche da prima. Poi c'è stata questa opportunità, di averlo in gennaio, per la quale devo ringraziare il presidente del Porto, Jorge Nuno Pinto da Costa, che ha compreso la voglia di Fredy di arrivare all'Inter. Con noi si è curato definitivamente e siamo contenti che faccia parte del nostro futuro tecnico. Si sta integrando benissimo", ha dichiarato Branca, che ha invece rimandato a più avanti altre domande di mercato che non riguardassero Guarin ("Balotelli? Per altre cose e per Mario credo che ci sarà tempo per parlare, tra due mesi").
Infortunatosi con la nazionale colombiana in novembre, Guarin era poi stato soggetto a ricadute nel corso del recupero che stava effettuando al Porto. In gennaio, nonostante l'infortunio, l'Inter l'ha voluto fortemente, fino ad ufficializzare il suo arrivo il giorno 31. Guarin ripensa a quel momento e non può che sorridere felice: "Il fatto che l'Inter, un grande club, mi abbia cercato per acquistarmi nonostante fossi infortunato per me è stata una motivazione ancora più grande: ricambierò la fiducia che mi è stata concessa, vedrete. Perché per me l'Inter è un sogno, un giorno l'ho pensato, l'ho coltivato questo sogno e poi, come in una favola, finalmente si è realizzato. Sono emozionato, poter essere qui, a vestire la maglia di un club così importante, io che ho avuto un'infanzia difficile: è davvero un sogno. Sono qui con la motivazione di continuare a lungo con questo club".