MILANO - Buona la prima. Quella di Andrea Stramaccioni e della sua Inter che, contro il Genoa, conquista quei tre punti che al "Meazza" mancavano dal 22 gennaio scorso. "Credo che la cosa principale sia che l'Inter abbia vinto - spiega l'allenatore nerazzurro ai microfoni di Sky Sport - sembra banale, scontato, ma era quello per qui avevamo lavorato tutta la settimana, poi che sia arrivata in maniera così scoppiettante...Il presidente mi aveva detto che voleva divertirsi e a fine partita era negli spogliatoi con noi, era contento e noi con lui. Credo che non esista condurre una squadra di serie A senza l'assillo del risultato, ma la nostra voglia adesso è andare avanti partita dopo partita, senza fare programmi. Per noi, Inter-Genoa era come se fosse l'ultima partita. Da martedì ripenseremo al futuro".
"La cosa che mi ha fatto più piacere - continua Stramaccioni - è stata vedere un'Inter propositiva soprattutto nel primo tempo, quando la gara aveva un andamento più lineare. Non scopro io le caratteristiche di questi ragazzi, il primo tempo mi è piaciuto, peccato per gol avversario all'ultimo minuto sul quale poi il Genoa ha basato le sue possibilità di rientrare in partita".
Nessuna trasformazione in psicologo, quella di Stramaccioni perchè come lui stesso spiega: "Io ho soltanto messo in campo quello che sapevo fare e poi credo sia stata una vittoria del gruppo: da Julio Cesar, che ha fatto di tutto per esserci oggi, a Chivu - che ha giocato a sinistra -, da Stankovic a Cambiasso e anche Guarin. Secondo me, è stata la vittoria di tutti".
Diego Forlan giudicato ancora fuori ruolo, anche questo prova a spiegare Stramaccioni: "Ho parlato con lui e credo che abbia qualità, è arrivato all'Inter a completare un reparto, ha scritto pagine importanti nel calcio europeo e con la sua nazionale e secondo me lui ha bisogno di fare bene. Abbiamo giocato con lui come riferimento centrale e credo che l'azione del primo gol sia frutto dell'intesa con gli altri due compagni". Sul centrocampo: "Penso sia dotato di elementi con caratteristiche diverse, avevo immaginato con la mia testa di poter cambiare. Stankovic ha fatto il playmaker, nella ripresa però veniva un po' scavalcato e ho cambiato con Guarin e Obi".
Nel pre-partita il presidente Massimo Moratti aveva dichiarato che se "Stramaccioni facesse bene fino alla fine della stagione, gli risolverebbe un sacco di problemi". L'allenatore nerazzurro risponde con sicurezza che "far bene per me vuole dire che abbiamo fatto una bella partita anche a Cagliari. Il presidente mi ha dato un'opportunità pazzesca e se lui me l'ha data è solo perchè ha visto questi sei mesi e quello che ho fatto con la Primavera. La vittoria è tutta dei ragazzi, io non ho la bacchetta magica. Le parole del presidente danno fiducia, ma penseremo partita dopo partita".
Non sa ancora bene il milanese Stramaccioni, ma l'arbitro di oggi era romano ed è in romanesco che ha potuto dirgli: "Che fortuna, alla prima in serie A, ho avuto tre rigori fischiati contro...".
Ai microfoni di Mediaset Premium, Stramaccioni ribadisce che: "Era importante vedere un'Inter propositiva e si è vista soprattutto nel primo tempo, con la qualità dei nostri attaccanti. La ricetta non è ragionare su tabelle e promesse, ma lavorare sodo, gara per gara, da martedì pensando al Cagliari. Al contrario di quello che si dice, io, a partire dal settore giovanile, ho trovato un'Iinter unita, una grande famiglia, con il presidente e suo figlio a festeggiare con noi. Era solo Inter-Genoa, ma era importante, quindi bello. Non ricordo grandi azioni del Genoa, un tiro di sculli nel secondo tempo, poi abbiamo sofferto su palle inattive e 3 rigori contro".