STRAMACCIONI: "IL GENOA AGGREDISCE MA ANCHE NOI"

"Ritmo alto e giocatori di grandissimo livello, un allenatore molto preparato. Gara difficilissima"

APPIANO GENTILE - Domani sarà il debutto di Andrea Stramaccioni sulla panchina della prima squadra nerazzurra, contro il Genoa, avversario temibile, del quale il tecnico parla in questo modo, presentando una gara che definisce "difficilissima, perché Pasquale Marino è un allenatore molto preparato e la sua è una squadra aggressiva, che sa tenere il ritmo alto, ha giocatori davanti di grandissimo livello, sa aggredire. Hanno le carte in regola per mettere chiunque in difficoltà, ma noi ci siamo, siamo pronti".

A Stramaccioni viene poi chiesto un commento in particolare su Rodrigo Palacio: "Ama svariare alle spalle di una punta centrale, magari decentrandosi a sinistra, è rapido di esecuzione e pensiero, vede la porta. Un gran giocatore".

Insomma, il Genoa non è certo da sottovalutare e il tecnico lo sa bene, eppure non ha dubbi sul fatto che domani la sua Inter scenderà in campo per dare la giusta risposta, quella che serve in questo momento: "Non ho la presunzione di poter incidere solamente in cinque giorni su un lavoro, ma sono convinto che vedremo la miglior Inter possibile, la migliore al primo aprile: quello che so è che i ragazzi hanno risposto non bene, ma benissimo".

Ora la prova sul campo: e con che stato d'animo ci arriva Stramaccioni? Con quella che potrebbe essere l'emozione più grande della sua carriera? A quanto pare no, anche in proposito il tecnico ha le idee più che chiare: "No, perché forse l'emozione più grande è stata entrare in spogliatoio e perché poi io quando sto in campo mi sento a mio agio, quando arriva il fischio di inizio pensi solo alla gara, all'avversario, ai tuoi ragazzi. Forse mi ha emozionato più un momento fuori dal campo... di solito quando sto vicino al prato riesco a dare il meglio di me", sorride Stramaccioni, che poi prosegue raccontando ancora un po' se stesso: "Sono un ragazzo molto semplice, come mi vedete sono, sono orgoglioso di questa occasione e lo sarò per tutti i giorni da qui alla fine. Ringrazierò il presidente sempre, ma non lo dico più se no si è noiosi. Ma Andrea Stramaccioni, come uomo, rimane lo stesso, sono e mi sento l'allenatore dell'Inter e voglio fare bene, fare risultato e dare una gioia ai nostri tifosi".

Poi una domanda, su quelli che sono state le telefonate, i messaggi, ricevuti in questi giorni. C'è chi vuole sapere se per caso a Stramaccioni sia giunto anche un sms di José Mourinho: "Penso che non sappia neanche chi sono... ", risponde diretto l'allenatore dell'Inter, strappando un sorriso ai cronisti in sala conferenze.


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