RANIERI: "CONDANNATI INGIUSTAMENTE"

"La squadra ha dato tutto. Continueremo comunque a lottare in campionato, lo stesso, fino alla fine"

MILANO - "Prendere gol nei minuti di recupero lì... e poi oggi, quando in 180 minuti abbiamo subito solo 3 tiri in porta... Julio cesar credo abbia fatto una parata in due partite... Non credo che il Marsiglia meritasse più di noi ma vince chi fa gol, quindi...", a parlare così a fine gara è Claudio Ranieri.

"Siamo stati condannati da due maledetti gol nei minuti finali, non mi sento di dire nulla alla mia squadra, ha dato tutto quello che poteva dare. I tifosi sono stati meravigliosi, hanno raccolto il nostro invito, ci hanno aiutato, ma la serata è la cartolina della stagione, ora bisogno tenere duro, avere rispetto di noi stessi, arrivare più in alto possibile nel campionato. Ringrazio il pubblico che è stato magnifico", aggiunge il tecnico.

"Sul gol preso doveva saltare Samuel e non Lucio, ma Lucio si sentiva di andare in anticipo ed è stato anche sfortunato, forse c'era una spinta, comunque sono le fotografie della stagione, ripeto, come le parate di Mandanda nel primo tempo. Però non ci arrendiamo e non ci dobbiamo arrendere. Ci stanno gli anni positivi, nei quali tutto gira tutto bene, e anni negativi nei quali non gira nulla, bisogna essere bravi a gestire anche queste annate".

"Dovevamo essere un po' più corti nel primo tempo, l'abbiamo fatto nei primi 20 minuti ma non dopo. Nella seconda parte ho chiesto a Sneijder di giocare più a centrocampo per dare palla agli attaccanti, ma poi si è fatto male. Peccato perché la squadra ha dato tanto, tutto. Ora deve continuare lo stesso a dare tutto e vedremo cosa riusciremo a fare in campionato", spiega il tecnico nerazzurro.

Ranieri continua poi nell'analisi della gara: "Sapevamo che loro sulla fascia sinistra si sarebbero inseriti ma erano comunque preda dei nostri difensori, poi però non siamo riusciti noi a inserirci. Perché non Cambiasso dall'inizio? Poli in questo momento mi garantiva una spinta maggiore".

"La squadra - prosegue l'allenatore - più di questo non poteva fare se non con un pizzico di fortuna in più. Poi la colpa però è sempre dell'allenatore, ma siamo pagati anche per prendercele le colpe. Comunque siamo stati condannati e credo anche ingiustamente, siamo stati noi a creare più occasioni nei 180 minuti, ma questo è il calcio, il brutto e il bello del calcio. Non è un anno positivo. Ora rivoluzione Inter? No, non si deve pensare a una rivoluzione ma a una ristrutturazione, ma la società questo lo sa già. Noi comunque continuiamo a lottare, ma il vento deve cambiare, la squadra non può dare più di quello che sta dando".

Si parla quindi del futuro di Ranieri: "E' chiaro, io mi riconferemei, c'è sintonia con il presidente, c'è unione con lo spogliatoio, c'è intesa sui programmi, però è giusto che decidano loro, non posso decidere io. Se il presidente dovesse decidere di cambiare, comunque lo ringrazierò per la possibilità che mi è stata data. Io comunque guardo al futuro. Non si fa una rifondazione o una restaurazione dopo una partita, si lavora su linee tracciate, se poi lo vorrà fare con me o senza di me, questo non posso deciderlo io".


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