APPIANO GENTILE - "Io sto bene e, piano piano, con gli anni imparerete a conoscermi: esterno sempre quello che provo dentro, non so fingere. Se sono arrabbiato, lo vedrete come vedrete se sono sereno, tranquillo, carico o determinato. Come mi sento adesso? Bello, carico, determinato, deciso, volitivo. I giocatori? Lo sono anche loro, ci vuole solo quel pizzico di determinazione in più per far girare la ruota". Le condizioni dell'Inter, ma anche quelle di Claudio Ranieri sono al centro delle domande dei giornalisti nella sala stampa del c.s. "Angelo Moratti" durante la consueta conferenza pre-partita.
Emozioni e sensazioni lasciano il posto a schemi, moduli e tattica. Contro il Catania è stato forse il 4-2-3-1 a permettere all'allenatore nerazzurro di recuperare la partita, modulo che come spiega lo stesso Ranieri: "Quello era lo schema con i quale avrei voluto fa progredire questa squadra, però in questo momento non possiamo. Può darsi che lo riutelizzerò , questi sono ragazzi stupendi perchè sanno interpretare le più diverse soluzioni. Non solo all'Inter, ma con il fatto che noi allenatori cambiamo sistema di gioco, i giocatori anche quando cambiano squadra sono abituati ai cambiamenti. Se a loro fa bene farlo spesso? Non lo so, ma di una squadra che vince cambiando si dice che non è in confusione, quando si cambia e non si vince al contrario si dice che l'allenatore cambia troppo e allora i ragazzi non si ritrovano. In passato non mi è mai capitato di cambiare tanto quanto adesso, anche perchè non ho avuto giocatori che si infortunavano e che quindi mi costringevano a essere sempre alla ricerca della soluzione giusta. A me piace molto partire con un sistema e poi all'occorenza cambiarlo in corsa, per sorprendere le squadre avversarie. Ma questo lo facevo già quando allenavo il Cagliari e ci salvammo cambiando modulo e riuscendo a sorprendere la Juventus e la Sampdoria di Vialli e Mancini. Qui all'Inter cambio perchè ci sono degli infortunati, quando gli recupererò, cambiare resterà un'opzione che mi auguro di poter fare".
E a proposito di moduli si torna a parlare di Wesley Sneijder: "Finchè io sarò qui, lui avrà tempo a disposizione perchè è un campione sul quale io credo molto. Poi, starà a me saperl dosare nella maniera più giusta. Quando ho parlato dei 70 giorni intendevo dire che abbiamo appunto questa per noi è un'annata storta, ma che noi ci siamo sempre e vogliamo essere determinati fino in fondo. Questo lo intendo per tutti perchè se il campionato va così significa che tutti stiamo rendendo al di sotto delle nostre potenzialità".