RANIERI: "NON CI ARRENDIAMO, NÈ IO NÈ I RAGAZZI"

"La porta avversaria sembra stregata, un febbraio nero, speriamo sia finito. Teniamo duro, passerà"

NAPOLI - "Sapevamo che il Napoli era sulle ali dell'entusiasmo dopo la vittoria sul Chelsea e ci avrebbe aggredito. Ha giocato bene, noi abbiamo preso un gol in contropiede, su una palla persa a centrocampo. Dopo il loro vantaggio, ci sono stati sette minuti nei quali il Napoli si è gasato, poi siamo tornati noi alla carica ma non ce l'abbiamo fatta". Ai microfoni di Sky Sport, Claudio Ranieri analizza la sconfitta subita dall'Inter questa sera allo stadio "San Paolo", quarto k.o. consecutivo che lascia i nerazzurri al settimo posto in classifica e quindi lontani dal terzo. "Tutte le cose si fanno un passo alla volta - continua l'allenatore -, ma adesso dobbiamo prima tornare alla vittoria, tornare al gol perchè adesso non riusciamo a fare neanche quello, pensiamo al colpo di testa di Pazzini che anche stasera non è entrato".

Che cosa farebbe Ranieri se fosse il presidente Moratti? "Non lo so, chiedetelo al presidente. Se fossi lui, confermerei Ranieri, ma non sono lui, quindi chiedetelo a lui. Non posso rispondere per un presidente, piuttosto fatemi una domanda su che cosa farei io. Se voi mi chiedete se faccio un passo indietro io vi dico no. Io non mi dimetto perchè credo in questi ragazzi, in questa squadra, tutto qua".

Come accaduto altre volte, anche stasera due cambi sono stati decisi dall'allenatore nerazzurro a fine primo tempo: "Abbiamo delle difficoltà delle quali abbiamo parlato tante volte, io cerco di tirare fuori sempre il meglio dai miei. Avevo schierato gli uomini che avevano fatto benissimo a Marsiglia, ma ho visto che stasera nel primo tempo non riuscivamo a tenere palla, che il Napoli ci attaccava sull'esterno, così ho tolto due giocatori, due che avevano fatto bene mercoledì in Champions League, per cercare di salvaguardare almeno le fasce laterali".

Le punte ricevono poche punte, ma "non è colpa di Sneijder, né di nessuno, è che in alcune circostanze facciamo fatica e questa sera l'abbiamo fatta. Il febbraio nero è finito, speriamo che da Napoli a Napoli si sia chiuso un ciclo e adesso potremo tirarci fuori perchè questi ragazzi danno tutto".

A Mediaset Premium, Ranieri continua: "Non ricordo di aver mai vissuto nella mia carriera un mese così. E' un anno di transizione, ma abbiamo ancora da fare, riprendere a fare gol, a vincere, ad andare avanti in Champions League e a risalire la classifica. La porta avversaria in queso periodo sembra stregata. Dobbiamo stare compatti e determinati, ma non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi sul loro impegno. Dobbiamo tenere duro, passerà. I ragazzi ci stanno provando con tutte le loro forze. Alla squadra chiederò nuovamente d non mollare, ma è normale che quando non te ne va bene una, perdi l'autostima. Adesso è una sfida a noi stesis per tirare fuori l'Inter da questa situazione"

A Rai Sport, l'allenatore nerazzurro ribadisce il concetto: "Non mi arrendo io e non si arrendono i ragazzi".

In conferenza stampa Ranieri spiega che: "Non è la fase più difficile della mia carriera, sicuramente però è la più strana e credo che neanche ai ragazzi sia mai successo di subire tutte queste sconfitte consecutive. Prima o poi passerà questo periodo, deve passare. Fino ad adesso siamo stati determinati nel far bene, adesso dobbiamo continuare così: è un fatto di principio perchè se si molla adesso, sei finito. In questo momento siamo in difficoltà, non stiamo dipingendo una cosa per un'altra, non ci aggrappiamo alla sfortuna però è un dato di fatto che sia un momento no. Gli altri sono più rapidi e determinati di noi, che siamo in una fase intermedia. In Europa siamo alla pari degli altri, in Italia, dove tutti rientrano dietro la linea della palla, facciamo fatica. Come sento la mia posizione? Ottima, cementata, se chiedete all'acquaiolo come è l'acqua...Che cosa direi se fossi il presidente? Ripeto, non sono io il presidente".

Infine, ai microfoni di Inter Channel, Claudio Ranieri conclude condividendo una speranza: "Desideravamo che questo brutto periodo di chiudesse questa sera, nuovamente a Napoli da dove era iniziato, ma non è stato così. Se stasera mi hanno fatto arrabbiare nelle prime interviste del dopo gara? No, ma se mi vengono fatte delle domande per le quali dovrei rispondere nella qualità di presidente, capite che io non posso rispondere al suo posto. Biaogna ripartire da due cose: da questa serie tremenda di sconfitte e pensare partita dopo partita, scordiamoci il terzo posto, prendiamo una partita e vinciamola. Gli infortunati? Li valuteremo martedì, Maicon sta meno peggio di come sembrava e per gli altri vedremo quando potranno iniziare ad allenarsi insieme a noi".


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