RANIERI: "E' LA SQUADRA CHE VA AVANTI, SEMPRE"

"Ci sono due fasi nel calcio e devono quadrare, l'ego dei singoli deve andare in secondo piano"

APPIANO GENTILE - "Io ho il dovere di mettere più gente di qualità possibile in squadra, però non posso dimenticare che chi ha meno qualità ci ha portato a sette vittorie consecutive", a parlare così è Claudio Ranieri, alla vigilia di Inter-Palermo.

"Ora però dobbiamo svoltare. Arriva il bello e il difficile, con Sneijder e poi Forlan da inserire, ma sono convinto che se entrano nel tessuto della squadra sarà meraviglioso. Mi sembra doveroso tentare fino a che posso. L'allenatore deve tirare fuori il meglio dalla squadra", spiega il tecnico quando gli viene chiesto dell'inserimento dell'olandese nell'impianto di gioco.

"Le basi ci sono, però inserire Sneijder, che io vedo dietro due punte o una punta, può dare un po' di lavoro in più da fare per assimilare il tutto. Richiedo quindi un po' di sacrificio in più da parte di tutti. Sneijder è necessario, è importante, però è importante che capisca quello che vuole l'allenatore: visto che la squadra ha imparato a parlare una lingua, è il caso che la parli anche lui. Quando siamo stati compatti abbiamo fatto risultato, lo dobbiamo essere anche con il rombo. Credo, in quest'ottica, che il primo tempo di Lecce debba insegnare che non solo Sneijder ma anche i due attaccanti imparino a interpretare la gara diversamente, perché anche loro erano troppo lunghi. Questo deve essere un punto di partenza. Quanto a Sneijder, un po' ha sempre fatto la seconda punta, lavorando per l'attacco e meno per la difesa, tra le linee. Invece devono lavorare tutti di più, ci dobbiamo adoperare per superare le difficoltà che la squadra può incontrare. Ci sono due fasi nel mondo del calcio, la squadra più brava è quella che fa quadrare le due fasi, offensiva e difensiva insieme: tutti i giocatori devono farlo. Prendiamo il Barcellona: Guardiola ha giocatori con la calamita ai piedi, la loro forza è che recuperano tutti palla insieme. Tutti lavorano insieme, non c'è nessun 'io', non c'è nessun 'ego', tutti lavorano per la squadra, facendo bene la fase offensiva e difensiva. Quando noi riusciremo a fare questo saremo una buona squadra. Se riuscirò a giocare con due punte e Sneijder? Se sì sarò contento, se no giocherò o con due punte o con una punta con lui, tanto giochiamo ogni tre giorni. Lui deve entrare in questa mia filosofia, basata sul fatto che voglio che tutti giochino all'attacco e tutti giochino in difesa".

A Ranieri viene quindi chiesto se, avendo lui in carriera messo in panchina più di una volta giocatori importanti e di una certa fama, sarebbe pronto a metterne altri, anche qui all'Inter, in nome di questa filosofia di gioco: "Non mi metto paura a mettercene altri... (sorride, ndr). E' la squadra che va avanti, sempre".


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