RANIERI: "IL PASSATO È STORIA, ORA LA LAZIO"

Le prime parole dell'allenatore nerazzurro in conferenza stampa alla viglia del match con la Lazio

APPIANO GENTILE - "Quello che abbiamo fatto ormai è storia. Il passato è nel dimenticatoio e, quello che conta adesso, è la Lazio, una squadra dinamica, forte. Sarà una partita molto più complicata del derby". Dimenticato il Milan, dimenticato il Genoa, Claudio Ranieri ha ben chiaro, e lo fa capire durante la conferenza stampa alla vigilia del match, quale sia il giusto approccio che i nerazzurri dovranno avere domani sera al "Meazza", in una partita -  quella contro i biancocelesti - che per chi è stato in passato allenatore della Roma "non sarà derby, ma una gara difficile contro una squadra che ha fatto più punti e più gol in trasferta che in casa, ha perso solo a Siena, dopo le vacanze, poi è ritornata subito la Lazio che era. Se poi guardiamo i secondi tempi ha fatto più punti di tutti. Più facile senza Dias ed Hernandez? Forse mancherà Rocchi, ma non credo mancheranno Dias ed Hernandez... ".

"Abbiamo fatto dei passi da gigante - continua l'allenatore nerazzurro -, ma adesso arriva uno scoglio duro e la nostra concentrazione deve essere al massimo anche perchè in questo periodo giocheremo ogni tre giorni. Come gestire i giocatori recuperati più recentemente? La priorità è la partita che viene e cercherò di mettere sempre la squadra più competitiva. Avrò bisogno di tutti e tutti dovranno dare il cento per cento".

Tutti, anche Wesley Sneijder: "Dopo due mesi di stop, giovedì ha fatto la sua prima partita, l'ho visto molto determinato, convinto. Gli mancano inevitabilmente minuti nelle gambe, ma a questo proposito devo ricordare l'errore che ho commesso io stesso all'inizio, quando l'ho fatto giocare sempre per migliorare la sua condizione e invece poi ha avuto una ricaduta. Ecco perchè adesso rientrerà piano piano. Se va dosato? Sì, nel senso che bisogna farlo rientrare nel modo migliore possibile, lui si allenerà bene, giocherà quando lo riterrò giusto. Mi auguro che al più presto possa ritornare lo Sneijder che conosciamo. L'ho già detto prima della sosta: i nostri più grandi acquisti saranno lui, Forlan, Chivu e Stankovic, giocatori che fino a questo punto ho potuto utilizzare molto meno degli altri".

A proposito dei movimenti di calciomercato, Ranieri spiega che: "Farò dei giudizi tecnici su giocatori che saranno dell'Inter. Non mi piace farlo con dei giocatori che non sono dell'Inter. Abbiamo bisogno di attaccanti? Per me Pazzini è più in forma di Milito, sta giocando molto bene, sta facendo un gran lavoro della squadra e questo è fondamentale perchè se smettiamo di fare questo lavoro torneremo a essere una squadra normala. Thiago Motta? E' un giocatore unico. Se per me è incedibile lo dirò all'interno di una stanza. E' un giocatore importante, lo sa la società e il presidente, poi ci sono sempre delle valutazioni da fare".

Sulla possibilità di vedere coesistere in campo la coppia Sneijder-Alvarez, Ranieri non la esclude: "Vedremo, io non lascio nulla, non fa parte della mia filosofia. Sono sempre convinto che i buoni giocatori vadano schierati in campo. Sarà mio compito scegliere i migliori e cercare un equilibrio. L'avevo rotto con l'Udinese e l'ho pagato a caro prezzo"

Se in questo equilibrio possano entrate anche Zarate e Castaignos è lo stesso allenatore a chiarirlo: "Credo in Zarate perchè quando l'ho fatto entrare in Tim Cup l'ho visto motivato, non ci sono gerarchie nella mia squadra, i titolari lo sono perchè in quel momento stanno al meglio. In questo momento ho visto meglio Castaignos di Zarate, ma in Mauro ho visto il campione che spero di vedere sempre".

Infine, alle critiche avanzate al gioco nerazzurro nel derby vinto contro il Milan, Ranieri replica con chiarezza: "Gradirei un po' di rispetto per un allenatore che, quando la squadra avversaria ha giocato meglio, lo ammette e quando a giocare meglio è stata la sua di squadra, dice anche questo. Lasciatemi essere così come sono, leale con l'avversario, a tal punto di dire quando gioca bene. Il bello per ognuno di noi è molto differente perchè per me quella contro il Milan è stata una partita bellissima dell'Inter e, se andiamo a chiederlo ai tifosi, sono convinto che almeno un novanta per cento sia d'accordo con me. Ho letto che il calcio del futuro sarà quello di cambiare modulo a partita in corsa, io lo facevo quando allenavo il Cagliari, quindi sono... il futuro".

Tra pochi minuti, le altre dichiarazioni di Claudio Ranieri alla vigilia di Inter-Lazio


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