WALK THE FUTURE: CORDOBA IN MARCIA PER LA PACE

Il campione nerazzurro nella piazza del Duomo di Milano: "Essere qui è una cosa bellissima"

MILANO - Partita da Wellington in Nuova Zelanda il 2 ottobre 2009, la Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza, stamane, ha fatto tappa a Milano, in piazza del Duomo, dove Ivan Ramiro Cordoba ha portato il proprio saluto ai marciatori che stanno attraversanfdo tutti i continenti con l'obiettivo di generare consapevolezza dell'attuale situazione internazionale e proporre lo smantellamento degli arsenali nucleari e la progressiva riduzione delle spese militari.

"Essere qui è una cosa bellissima - esordisce Ivan - quello che tutti noi qui presenti stiamo dando oggi con questa iniziativa è un grande esempio che tutti dovrebbero seguire e tutti danno un messaggio a tutto il mondo. Poi tutti i bambini e i ragazzi che affollano questa piazza danno una gioia immensa, credo siano più di duemila. E'una cosa magnifica e credo che debba essere fatta più spesso'.

Il difensore nerazzurro, sceso dal palco torna a parlare di Inter e del rapporto Mourinho-Balotelli: "Ciò che vogliamo è avere un gruppo sempre più forte e quando qualcuno di noi sbaglia è normale che ci sia una persona come l'allenatore che cerca di tenere tutti quanti sulla stessa via. Durante un'intera stagione questo tipo di cose possono capitare ed è normale. Ciò che conta, però, è essere consapevoli di dove si voglia arrivare e del fatto che al centro di tutto c'è sempre il bene del gruppo e di questa squadra. In questo modo, i risultati arrivano come conseguenza". Ppi, le domande si spostano su un altro giovane talento neazzurro, Davide Santon: "Lui deve stare tranquillo perchè è un ottimo ragazzo e un grande giocatore che ha avuto la possibilità di entrare e rimanere in questo grande gruppo perchè se l'è meritato".

Dopo la vittoria di Kiev, i nerazzurri guardano con maggiore serenità alla Champions League, ma anche Cordoba è d'accordo con il suo allenatore: "Il mister ha parlato ricordandoci che quella di Kiev è stata solamente una partita molto importante, ma al di là del successo che è sempre una cosa bella perché in cinque minuti abbiamo cambiato la storia, la nostra storia, in questo momento capiamo che mancano ancora due partite molto importanti per completare il girone eliminatorio, non abbiamo passato ancora il turno, quindi bisogna continuare a fare bene. Ma il messaggio è arrivato: è questa la giusta mentalità che dobbiamo avere, è questo il carattere che si è creato e che può portare la nostra squadra a raggiungere grandi traguardi".

Il difensore nerazzurro analizza poi la situazione del Milan, ammettendo che: "Ha grandi giocatori, un allenatore come Leonardo che sta crescendo e che ha tanta esperienza sia come giocatore, sia come uomo di gruppo. Inizialmente, la squadra ha attraversato un momento poco felice, ma possiede sempre delle armi per riprendersi e credo che l'Inter debba stare attenta a questo e quindi continuare a far bene come sta facendo".

Ivan Ramiro Cordoba rappresenta un vero campione fuori e dentro il campo dove, ultimamente, le sue prestazioni hanno dato un contributo fondamentale ai successi nerazzurri. 'La cosa più importante è sempre il bene della squadra, perché alla fine siamo tutti ad essere contenti o tutti tristi per quello che abbiamo o avremmo potuto raggiungere. Si lavora sempre per dare il massimo e per mettere "in difficoltà" il proprio allenatore al momento di scegliere chi di noi schierare in campo e, quando è il tuo turno, occorre farsi trovare pronti perchè, nelle poche possibilità che hai, bisogna far sempre bene. Per me è importante essere qui oggi con tutti questi bambini e tutti i ragazzi. Noi colombiani abbiamo una vocazione particolare per l'Italia e cerchiamo di andare avanti con l'aiuto di tutti gli italiani. La cosa più bella di oggi è vedere tutti questi bambini presenti qui. Devono cercare di fare bene qualunque cosa, perciò ragazzi, qualunque cosa vi capiti di fare, fatela sempre bene, anche il tifo deve essere sportivo, sempre".

 


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