MOURINHO: "MENTALITÀ DA GRANDE SQUADRA"

Tra pochi minuti su inter.it le dichiarazioni integrali dell’allenatore nerazzurro in conferenza

APPIANO GENTILE - "Guardo a Inter-Roma come una grande partita, una partita tra due squadre in grado di competere per la vittoria dello scudetto". Josè Mourinho definisce così la gara in programma domani sera allo stadio "Giuseppe Meazza". "La situazione in classifica dei nostri prossimi avversari non rispecchia realmente la loro qualità - spiega l'allenatore nerazzurro -. Non ci sono 14 punti di differenza tra noi e la Roma: è vero, loro hanno perso qualche punto inutilmente, ma al livello qualitativo ho sempre detto, e continuerò a dire, che la Roma mi piace tanto e anche alcuni suoi giocatori mi piacciono tanto".
Nessuna anticipazione sulla formazione che Mourinho sceglierà per affrontere la squadra di Claudio Ranieri: "Non ho idea di come giocherà il mio avversario, per questo motivo non gli renderò la vita facile. Ranieri è un allenatore che solitamente utilizza il 4-4-2, ma potrebbe giocare con il rombo a centrocampo o con il 4-4-1-1. Ripeto, non so come giocherò; non è una novità che Rui Faria è un fenomeno (ndr.: coordinatore della preparazione atletica e primo assistente in campo di Josè) però stiamo lavorando bene per avere la squadra migliore possibile per disputare questa partita e abbiamo tutti i calciatori disponibili".

Si prosegue analizzando gli effetti che la vittoria nerazzurra sulla Dinamo Kiev in Champions League ha potuto portare al gruppo interista e alla preparazione della sfida di domani sera: "La squadra ha lavorato bene, come sempre. Ha lo stesso spirito positivo di sempre, vuole lavorare, allenarsi. Niente di speciale. Io, Mago Mourinho? L'effetto su di me dopo una vittoria o dopo una sconfitta è esattamente lo stesso: dopo la vittoria di Kiev non ho provato nulla di diverso rispetto a quando la stampa scrive di me che non sono un allenatore, ma solo un comunicatore. Il rumore dei nemici? Tornerà a farsi sentire presto, ma non è un problema. E' una cosa che mi motiva, ma ripeto il mio spirito non cambia né dopo una sconfitta né dopo una vittoria, la vita non cambia, bisogna guardare alla prossima partita. Non sono un bambino per essere sulla luna perché stiamo facendo bene".

E se non è cambiato nulla per Mourinho, non dovrà cambiare nulla neanche per l'Inter: "La vittoria di una gara di Champions non può appagare in modo assoluto, non può essere una singola partita a cambiare le cose. Abbiamo vinto solo una partita, nulla di straordinario. E' stata una partita storica, quasi epica, ma abbiamo solo conquistato 3 punti, non possiamo neanche dire di esserci qualificati. Non capisco questo stato euforico'. Proprio per questo, Mourinho ricorda: 'Le sconfitte peggiori arrivano sempre dopo una vittoria spettacolare. Quella dell'Inter contro la Dinamo Kiev lo è stata, ora abbiamo bisogno di continuare a vincere. A Kiev non è successo nulla, domani dobbiamo dimostrare di avere la mentalità di una grande squadra, di una squadra che non si stanca mai, che è sempre preparata fisicamente e psicologicamente, che non ha bisogno di riposo e che vuole vincere, sempre".

Tra pochi minuti su www.inter.it le dichiarazioni integrali dell'allenatore in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Roma.


Carica altri risultati