SAMPDORIA-INTER 2-2 | PARI NERAZZURRO AL FERRARIS

Gli aggiornamenti live dal Ferraris, dove si gioca la 3.a giornata di Serie A

Il sole estivo che scalda Genova disegna ombre nette sul campo di Marassi: l'incontro delle 12:30 della domenica ha i contorni di un impegno estivo in piena regola, con tanto di cooling-break. Gli impegni internazionali di tanti giocatori nerazzurri non impediscono a Inzaghi di disegnare un 3-5-2 nel quale accanto a Dzeko c'è Lautaro, rientrato venerdì dal Sudamerica. Senza Bastoni, è Dimarco ad agire come difensore di sinistra. Il 4-4-2 classico della Sampdoria prevede uno schema di gara molto chiaro: sfruttare fasce, sovrapposizioni e cross. La prima grande iniziativa del match nasce proprio dalla sinistra, in quello che sarà il tema principale di tutta la produzione offensiva blucerchiata: cross di Augello e colpo di testo alto di Damsgaard.

I primi minuti sembrano suggerire un predominio dei padroni di casa, ma l'Inter trova rapidamente misure e geometrie. Chi prende letteralmente il goniometro per disegnare il suo primo gol con la maglia nerazzurra è Federico Dimarco: al 18' di sinistro trova il gol su punizione dal limite con il pallone che si infila precisamente all'incrocio ad una velocità di 106 km/h. Un gol bellissimo ed emozionante per Dimarco, con un passato tutto da interista, sia nel settore giovanile che sugli spalti di San Siro. Il gol dà più vivacità all'Inter, sospinta soprattutto da un Barella in grande spolvero.

La Samp riesce però a trovare il pari con un po' di fortuna, sugli sviluppi di un corner e di un conseguente batti e ribatti: Yoshida calcia di sinistro, Dzeko interviene e spiazza con un tocco involontario Handanovic. L'Inter sa che il pari è sì frutto di un episodio casuale, ma anche che la Sampdoria non mollerà nemmeno un centimetro. Bisogna aggredire, perciò. Chi lo può fare, se non Nicolò Barella? La sua azione sul finale di tempo è straordinaria: palla rubata e via, corsa verticale nella metà campo avversaria, raddoppio spezzato e assist per l'accorrente Lautaro, liberato dal movimento di Dzeko: il sinistro al volo del Toro è una sentenza.

SAMPDORIA (4-4-2): 1 Audero; 24 Bereszynski, 22 Yoshida, 15 Colley, 3 Augello (29 Murru 78'); 87 Candreva, 5 Silva (9 Torregrossa 89'), 2 Thorsby, 38 Damsgaard (8 Verre 78'); 10 Caputo, 27 Quagliarella (16 Askildsen 67').
A disposizione: 33 Falcone, 4 Chabot, 11 Ciervo, 12 Depaoli, 19 Dragusin, 20 Ihattaren, 25 A.Ferrari, 70 Trimboli.
Allenatore: Roberto D'Aversa.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 32 Dimarco (2 Dumfries 68'); 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic (22 Vidal 53'), 20 Calhanoglu (12 Sensi 68'), 14 Perisic (33 D'Ambrosio 53'); 9 Dzeko, 10 Lautaro (19 Correa 62').
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 5 Gagliardini, 7 Sanchez, 8 Vecino, 11 Kolarov, 13 Ranocchia.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 18' Dimarco (I), 34' Yoshida (S), 44' Lautaro (I), 47' Augello (S)
Ammoniti: Brozovic (I), Thorsby (S), Bereszynski (S), Colley (S), Silva (S), Dzeko (I), Correa (I), Vidal (I)
Recupero: 2' - 6'.

Arbitro: Daniele Orsato.
Assistenti: Peretti, Pagliardini.
Quarto Uomo: Baroni.


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