CORREA, DEBUTTO DA FAVOLA: VERONA RIMONTATO, L'INTER VINCE 3-1

Padroni di casa in vantaggio con Ilic, poi il pari di Lautaro prima della doppietta del Tucu

VERONA - I flash sono tanti. Pensi a quel Chino Recoba contro il Brescia, a Vieri contro il Verona (appunto), a Pazzini contro il Palermo. Entrare, debuttare con i nostri colori. E decidere di dominare, di non limitarsi a segnare un gol: farne due, regalare tre punti. La storia del Tucu Correa inizia nella maniera più bella, dolce, esaltante e incredibile possibile. Due gol nel finale: ingresso al minuto 74, primo gol al minuto 83, sentenza al 94. Venti minuti che servono a ribaltare il Verona, scappato nel primo tempo con il gol di Ilic. Nella ripresa la rete di Lautaro a dare il pareggio, prima dello show del Tucu, arrivato in nerazzurro solo giovedì e ora già protagonista, già decisivo. Ma non è la vittoria del singolo: pensiamo a Vidal, al suo lancio per il secondo gol. Alla corsa e al cross di Darmian. Al lavoro profondo di tutta la squadra che dopo due turni - ora ci sarà la sosta per le nazionali - ha sei punti, 7 gol fatti e 1 subito. 

La seconda Inter stagionale è per dieci undicesimi la stessa vista a San Siro nella prima di campionato. Al posto di Stefano Sensi c'è Lautaro Martinez a fare coppia, per la prima volta, con Edin Dzeko. Con Inzaghi in panchina anche il Tucu Correa, arrivato in nerazzurro da poco più di 24 ore. Il Verona, sconfitto al debutto dal Sassuolo, ripresenta il 3-4-2-1 classico con la novità del giovane Cancellieri. L'Inter è piena di buoni propositi: sa bene che il Verona è squadra che ama giocare, pressare e tenere alto il ritmo e quindi i nerazzurri iniziano il match giocando tutti in avanti. 

Il primo quarto d'ora di partita mette in mostra tante delle doti della squadra di Inzaghi: Perisic scattante sulla sinista, buone geometrie davanti, possesso palla offensivo. La chance, dopo le prime discese, arriva al 12' sul piede di Lautaro, con Montipò bravo a dire no. La luce si spegne improvvisamente al 15': errore in disimpegno di Handanovic, Ilic ne approfitta come nella passata stagione e fulmina il portiere nerazzurro con un morbido tocco sotto di sinistro.

Il vantaggio del Verona arriva così, come un fulmine a ciel sereno. Ma non propaga l'energia giusta per lanciare la rimonta nerazzurra. L'Inter non trova più la chiave giusta per aggirare il pressing nella propria metà campo della squadra di Di Francesco. L'unica volta che riesce a distendersi con pericolosità è su una ripartenza in campo aperto, conclusa da un colpo di testa largo di Barella. Il Verona, in tutto il primo tempo, va vicino a colpire solo sul finale, con un'altra palla recuperata e un'incursione centrale di Zaccagni, bravissimo ad aggredire e ripartire in verticale: la finalizzazione di Cancellieri è però imprecisa.

Come nel primo tempo, l'Inter azzanna la partita in avvia di frazione. Sono le sfuriate del Toro a scuotere i nerazzurri e la sua verve contribuisce subito a rimettere la partita su binari più consoni per la squadra di Inzaghi. Il pareggio arriva subito, con uno schema che di fatto metterà in grande difficoltà l'Hellas per tutta la ripresa: rimessa laterale di Perisic molto lunga, Dzeko a saltare di testa, palla che schizza verso Lautaro che da due passi fredda Montipò, sempre di testa. Otto minuti più tardi stessa azione e girata larga del Toro.

Il Verona trema, ma non crolla. L'Inter va a strappi, ma non dà continuità all'azione. Lautaro di fatto si procura un calcio di rigore, per un atterramento piuttosto netto di Hongla: Manganiello non interviene e non viene nemmeno richiamato dal VAR. Così l'unica occasione fino al minuto 83 per l'Inter è il sinsitro da fuori di Bastoni.

I cambi di Inzaghi danno però energie importanti all'Inter. Vidal aumenta i giri a centrocampo e inventa l'azione dal quale nasce il vantaggio nerazzurro: lancio meraviglioso per Darmian, la cui corsa è commovente e fantastica, come il suo cross. Il pallone vola verso il centro dell'area dove si erge... il Tucu Correa! Entrato da nove minuti l'argentino bagna il suo debutto in nerazzurro con un gol bellissimo, in elevazione, che dà all'Inter il vantaggio. Un gol eccezionale, perché il primo segnato in Italia di testa: bisogna tornare all'esperienza col Siviglia per trovare un gol con questo fondamentale del Tucu.

Il 2-1 nerazzurro di fatto stronca le velleità del Verona, piuttosto statico nella seconda frazione. E allora, tra garra e palloni lottati, ecco ancora il Tucu. Che al 94' addomestica un pallone e di sinistro, da fuori, lo spedisce meravigliosamente nell'angolino basso. Montipò battuto, 3-1, partita finita, il Tucu in trionfo, sommerso dall'abbraccio di tutta la squadra, mister Inzaghi compreso.

IL TABELLINO

HELLAS VERONA (3-4-2-1): 96 Montipò; 23 Magnani (27 Dawidowicz 75'), 21 Gunter, 17 Ceccherini (16 Casale 53'); 5 Faraoni (31 Sutalo 75'), 78 Hongla (61 Tameze 75'), 14 Ilic, 8 Lazovic; 7 Barak, 10 Zaccagni; 18 Cancellieri (11 Lasagna 62').
A disposizione: 1 Pandur, 22 Berardi, 9 Kalinic, 24 Bessa, 30 Frabotta, 32 Ragusa, 99 Simeone.
Allenatore: Eusebio Di Francesco.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic (22 Vidal 66'), 20 Calhanoglu (8 Vecino 87'), 14 Perisic (32 Dimarco 66'); 9 Dzeko (12 Sensi 87'), 10 Lautaro (19 Correa 74').
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 2 Dumfries, 11 Kolarov, 13 Ranocchia,  33 D'Ambrosio, 48 Satriano.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 15' Ilic (HV), 47' Lautaro (I), 83' Correa (I), 94' Correa (I)
Ammoniti: Magnani (HV), Lautaro (I), Brozovic (I), Tameze (HV)
Recupero: 1' - 4'.

Arbitro: Manganiello.
Assistenti: Alassio, Mondin.
Quarto Uomo: Giua.
VAR: Irrati.
Assistente VAR: Rapuano.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 9 Dzeko, 10 Lautaro.
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 2 Dumfries, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 19 Correa, 22 Vidal, 32 Dimarco, 33 D'Ambrosio, 48 Satriano.
Allenatore: Simone Inzaghi.


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