INTER, RIMONTA FEROCE: TORINO BATTUTO 4-2

Nerazzurri sotto di due gol, poi segnano Sanchez, Lukaku (2) e Lautaro

MILANO - Alcune sveglie suonano più o meno fastidiosamente. Ci sono quelle che cerchi di spegnere subito o quelle che ti danno una scarica di adrenalina per iniziare la giornata. La partita dell'Inter, stranissima, ha la sveglia personale incorporata nel momento più cupo e profondo del match: al 62', quando il Torino fa 0-2. Elettrizzante, il risveglio nerazzurro. Feroce, travolgente. Ineffabile.

Sanchez, Lukaku due volte, Lautaro. Quattro palloni infilati alle spalle di Sirigu, impotente di fronte alla reazione della squadra di Conte. 4-2, tre punti, quota 15 in campionato. Questi i numeri, poi ci sono i benefici di una mezzora finale che ha cancellato un'ora non certo da ricordare e che mettono i nerazzurri in pista in vista della sfida di mercoledì con il Real Madrid. L'Inter c'è. 

Complicato. Un labirinto dal quale l'Inter non riesce a tirarsi fuori. I primi 45 minuti del match di San Siro sono privi di tante cose. Non di volontà e spirito d'iniziativa, perché i nerazzurri fin dal fischio d'inizio dimostrano di essere volitivi e propositivi. Ma è come se le scintille iniziali non siano sufficienti ad accendere la miccia del gioco e della pericolosità. Dall'altra parte, invece, il Torino trova certezze quasi inaspettate: senza Marco Giampaolo in panchina, ma con il vice Conti, i granata sperimentano il 3-5-2, in una mossa che spesso le avversarie dei nerazzurri propongono, soprattutto al Meazza. Poi perdono il condottiero Belotti nel riscaldamento, con Zaza che viene schierato titolare: terza presenza stagionale, ritorno in campo dopo due mesi.

La verve del centravanti granata dà però parecchie soluzioni alla squadra granata: ampiezza, letture in campo aperto e gioco con la linea difensiva. Viaggia, Zaza, e viene supportato con costanza, soprattutto da Meité, che accompagna con costanza l'azione. Verdi, anch'egli vivace, dà forfait. I movimenti di Zaza sono i motivi di maggiore preoccupazione, perché l'attaccante trova spazi per pungere più volte dalle parti di Handanovic.

L'Inter non sonnecchia, ma non è nemmeno feroce. Sanchez e Lukaku non riescono ad essere innescati né a innescarsi. Lukaku strappa in un paio di occasioni, ma i tentativi sono più mirati alla ricerca degli inserimenti dei centrocampisti, in particolare Vidal, schierato da trequartista e sempre temibile nelle incursioni. Sirigu però non viene mai impegnato e l'Inter chiude il primo tempo con zero conclusioni nello specchio. Di contro, il Torino chiude la prima frazione con il gol del vantaggio: errore in uscita di Sanchez e verticalizzazione immediata. La combinazione Bonazzoli-Meité (di tacco)-Zaza è bella e funzionale, il centravanti batte Handanovic con un grande sinistro.

Nella ripresa ci si aspetta la reazione dell'Inter, ma l'assalto dalle parti di Sirigu non è veemente, anche se il Torino abbassa i giri del motore. Al 62', però, i granata trovano il doppio vantaggio: fallo di Young su Singo e rigore che La Penna assegna dopo on-field-review. Ansaldi, ex di turno, batte Handanovic e fa 2-0. Inter gelata? Neanche per sogno. Proprio il raddoppio inaspettato spalanca le porte di un altro match.

L'Inter va all'assalto, subito: Lukaku colpisce la traversa, Sanchez ribadisce in rete e fa 1-2. L'assedio è iniziato, Conte manda in campo Skriniar e Lautaro. Lukaku sfiora il pari da fuori. Due minuti più tardi è 2-2, con Lukaku che segna da due passi dopo azione insistita di Sanchez. Inter arrembante e feroce, Ranocchia sfiora il tris. 

Partita totalmente stravolta, in pochi minuti il Torino si sgretola, l'Inter va a pieno regime. I cambi danno freschezza, l'inerzia è tutta nerazzurra. All'82' Hakimi viene steso da Nkoulou in area: la posizione di partenza del marocchino era di fuorigioco, ma il difensore del Torino si impossessa del pallone prima di stendere, poi, il nerazzurro. La Penna va al monitor e assegna il rigore ai nerazzurri, Lukaku spiazza Sirigu e fa 3-2. Un gol che mette avanti l'Inter, capace al 90' di calare il poker con il destro di Lautaro, letale sull'assist di Lukaku.

Da 0-2 a 4-2, l'Inter dimostra carattere, voglia e determinazione. Tre punti fondamentali nel percorso nerazzurro.

IL TABELLINO: INTER-TORINO 4-2 

INTER (3-4-1-2): 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio (37 Skriniar 65'), 13 Ranocchia (6 de Vrij 74'), 95 Bastoni; 2 Hakimi, 5 Gagliardini (10 Lautaro 65'), 22 Vidal, 15 Young (14 Perisic 74'); 23 Barella; 9 Lukaku, 7 Sanchez (44 Nainggolan 86').
A disposizione: 35 Stankovic, 97 Radu, 24 Eriksen, 36 Darmian, 42 Moretti, 46 Vezzoni, 51 Wieser.
Allenatore: Antonio Conte.

TORINO (3-5-2): 39 Sirigu; 3 Bremer, 4 Lyanco, 33 Nkoulou; 17 Singo, 23 Meité, 88 Rincon (20 Edera 85'), 77 Linetty, 15 Ansaldi; 24 Verdi (26 Bonazzoli 42'), 11 Zaza (22 Millico 93').
A disposizione: 25 Rosati, 32 Milinkovic-Savic, 5 Izzo, 6 Segre, 9 Belotti, 13 Rodriguez, 29 Murru, 96 Kryeziu, 99 Buongiorno.
Allenatore: Francesco Conti.

Marcatori: 47' Zaza (T), 62' su rig. Ansaldi (T), 64' Sanchez (I), 67' e 84' su rig. Lukaku (I), 90' Lautaro (I)
Ammoniti: Verdi (T), D'Ambrosio (I), Bastoni (I), Young (I), Singo (T)
Recupero: 2' - 5'.

Arbitro: La Penna.
Assistenti: Cecconi, Di Vuolo.
Quarto Uomo: Pasqua.
VAR: Abisso.
Assistente VAR: Galetto.


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