RIMONTA DA URLO NEL FINALE, L'INTER BATTE 4-3 LA FIORENTINA

I nerazzurri vincono con i gol di Lukaku e D'Ambrosio tra l'87' e l'89'

MILANO - E come lo raccontiamo questo inizio di stagione? No, non è semplice. Perché le vibrazioni sono ancora palpabili, il cuore batte ancora forte, fortissimo. Si è chiusa un'estate stranissima, lunghissima, dolce e molto amara nel finale, faticosa e dispendiosa. E poi è arrivato l'autunno, il primo freddo, le luci di San Siro che si riaccendono, una parvenza di normalità con un migliaio di cuori nerazzurri sugli spalti. E infine è arrivata l'Inter: indomita, generosa, strabordante di qualità, cattiva e fiera fino in fondo. Ha visto la partita impennarsi come una salita impervia, l'ha scollinata, è andata in picchiata, si è trovata di fronte un muro che sembrava insuperabile e infine, con due colpi di pedale, ha conquistato il gran premio della montagna e ha tagliato il traguardo a braccia larghe.

Due minuti di ordinario interismo: quelli trascorsi tra l'87' e l'89'. Fiorentina avanti 2-3, con ancora in canna il colpo del ko fallito da Vlahovic, nostro castigatore nella passata stagione. E poi, appunti, i colpi: prima Lukaku, poi D'Ambrosio. Il 4-3 si è materializzato bello, limpido, evidente, in un finale che ci ha esaltato e ci ha dato i primi tre punti stagionali. Sudati, sì, meritati, anche. Lautaro e l'autogol di Ceccherini (sempre propiziato da Lautaro) completano uno score che non vede tra i marcatori il più grande protagonista del match, Franck Ribery.

Avvio impervio, come detto: pronti via e Biraghi confeziona un pallone che resta a metà tra Kouamé e Bonaventura. L'ex Milan serve il compagno per uno 0-1 istantaneo e inaspettato. Il piano di Iachini ha il suo via sperato: far prendere metri all'Inter e mandare nello spazio le frecce Chiesa e Kouamé. Il tutto con la regia ispirata, quasi inafferrabile, di Franck Ribery. Fantastico nel dettare i tempi e nel creare spazi, il francese ha servito i palloni a Castrovilli e Chiesa per il secondo e il terzo gol viola, oltre ad aver spalancato la porta per il gol mancato da Vlahovic. Uscito lui, la Fiorentina ha subito la rimonta nerazzurra.

Ecco, l'Inter. Senza de Vrij, squalificato, con Bastoni al centro della difesa e con Kolarov titolare al debutto. Un primo tempo non semplice, impiegato a districarsi tra le fitte maglie viola e con sbocchi trovati a singhiozzo. Sulla destra da Young nascono le prime occasioni pericolose, Handanovic è bravo a conservare un solo gol di svantaggio, poi nel finale di tempo si accende la stella del Toro: Lautaro segna l'1-1 con un destro splendido, fomentato dalla ripartenza di Barella, per un pari giusto all'intervallo.

Pronti, via, e Lautaro propizia il vantaggio nerazzurro in avvio di ripresa, un destro deviato due volte da Amrabat e Ceccherini. Ma la partita non si mette sui binari nerazzurri perché la viola si aggrappa a Ribery e trova un uno-due mortifero con Castrovilli e Chiesa. Al 63' l'Inter si trova sotto, di nuovo, e deve organizzare una nuova reazione. Inizia la sfida personale tra Lukaku e Dragowski, che si esalta sul belga e poi su Barella. Un accenno di assedio nerazzurro alimentato anche dai tanti cambi di Conte. Entrano Hakimi e Vidal, entrambi al debutto, oltre a Sensi e Sanchez. Tutti partecipano ad accendere fiammate fondamentali per il finale nerazzurro.

Sensi giostra con sapienza, Hakimi inizia a solcare la fascia, Sanchez, come nella passata stagione, inizia a servire palloni al bacio. All'87' il tocco del cileno è entusiasmante per Hakimi: tocco al centro per il suo primo assist, Lukaku di destro finalmente batte il portiere viola per il 3-3. Un gol che non viene nemmeno festeggiato: non c'è tempo, bisogna provare a vincere. Detto, fatto: arcobaleno disegnato da Sanchez e puntuale colpo di testa di D'Ambrosio. 4-3, rimonta, vittoria e tre punti.

In questo freddo inizio d'autunno, in questo inizio di stagione strano e atipico, ecco l'Inter: determinata fino in fondo, e vincente!

INTER-FIORENTINA 4-3 - IL TABELLINO

INTER (3-4-1-2): 1 Handanovic; 33 D'Ambrosio, 95 Bastoni, 11 Kolarov; 15 Young (2 Hakimi 65'), 23 Barella (44 Nainggolan 74'), 77 Brozovic (22 Vidal 74'), 14 Perisic (7 Sanchez 78'); 24 Eriksen (12 Sensi 65'); 9 Lukaku, 10 Lautaro.
A disposizione: 97 Radu, 5 Gagliardini, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 31 Pirola, 37 Skriniar, 99 Pinamonti.
Allenatore: Antonio Conte.

FIORENTINA (3-5-2): 69 Dragowski; 4 Milenkovic, 17 Ceccherini, 22 Caceres; 25 Chiesa, 34 Amrabat, 5 Bonaventura (6 Borja Valero 61'), 10 Castrovilli, 3 Biraghi; 7 Ribery ( 63 Cutrone 83'), 11 Kouame (9 Vlahovic 61').
A disposizione: 1 Terracciano, 8 Duncan, 18 Saponara, 20 Pezzella, 21 Lirola, 23 Venuti, 28 Montiel, 32 Dalle Mura, 98 Igor.
Allenatore: Giuseppe Iachini.

Marcatori: 3' Kouamé (F), 47' pt Lautaro (I), 52' aut. Ceccherini (F), 57' Castrovilli (F), 63' Chiesa (F), 87' Lukaku (I), 89' D'Ambrosio (I)
Ammoniti: Barella (I), Ceccherini (F)
Recupero: 2' - 4'.

Arbitro: Calvarese.
Assistenti: Fiorito, Liberti.
Quarto Uomo: Maresca.
VAR e Assistente VAR: Giacomelli, Preti.


Carica altri risultati