<p>Les jeux de l'amitié, i giochi dell'amicizia. Questo è il filo conduttore di questa nostra visita estiva in Camerun. In collaborazione con il Centre Sportif Camerounais, legato al centro Orientamento educativo della diocesi di Milano a Mbalmayo, nostro partner da quasi vent'anni, abbiamo deciso di dare un impulso all'aspetto della condivisione e del gioco a scapito della competizione. Non che questa sia dannosa: i bambini adorano giocare, vincere e dimostrare 'che noi siamo più bravi di quelli del quartiere vicino'. L'importante è capire il valore dell'amicizia attraverso lo sport. E questo è ancora più valido in un momento difficile che il Paese sta attraversando, con scontri tra la maggioranza francofona e la forte minoranza anglofona (20%) del Camerun. Dapprima una visita a ciascuna delle cellule della zona centrale (Yaounde-Mbalmayo) per verificare come al solito coi nostri occhi come procedono le cose e per far divertire i bambini nell'allenarsi coi nostri Lorenzo e Davide, che sanno come farli sfogare, ridere e imparare allo stesso tempo, con una palla tra i piedi.</p> <p>Poi tutti presso il Centro EFAC (formazione e assistenza culturale) con più di venti allenatori da tutto il Paese (quelli di Yokadouma all'est e di Garoua nel nord hanno viaggiato per due giorni per arrivare). Lì un corso di teoria e pratica sui principi del 'giocare assieme', provato sul campo coi bambini e bambine delle dieci cellule locali. Gli allenatori condividono vitto e alloggio in quei giorni, e si scambiano le reciproche esperienze. A chiusura, sempre con il prezioso aiuto del nostro Proud Partner locale <a href="http://www.piccinigroup.com/it/">Piccini Group</a>, che ci sostiene con grande generosità, un mini-torneo finale con duecento bambini da tutti i gruppi Inter Campus della zona. Alla fine, per sottolineare che non importa vincere ma giocare assieme, tutti i bambini vengono premiati con frutta e biscotti! Giocare assieme, 'giocare con' e non 'contro'. Questo messaggio è stato ben recepito in questi giorni, e se sarà assimilato dai bambini, il futuro di questo Paese non potrà che essere migliore.</p>
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