CAMPAGNA TESSERAMENTI INTER CLUB 2019/2020: IL RACCONTO DEI PROTAGONISTI

Scopri i personaggi della nuova campagna Inter Club: il primo è l'Alfiere!

<p><strong>MILANO - </strong>Tutti i volti della campagna tesseramenti Inter Club 2019/2020. Ad un mese dal lancio della nuova campagna di comunicazione Inter Club, il racconto dei personaggi protagonisti.</p> <p>Il primo capitolo &egrave; dedicato all'Alfiere, colui che gestisce gli striscioni, portando materialmente il nome del club all'interno dello stadio.</p> <p>Il protagonista di questa categoria &egrave; Enrico Cuaz, classe 1966, nato in Svizzera, cresciuto in Italia e adottato da Parigi.</p> <p>Viaggiatore, Pap&agrave;, Alfiere ma soprattutto Interista.</p> <p>Mi sono innamorato dell'Inter all'et&agrave; di 7 anni, sembra assurdo ma il mio amore per la Beneamata &egrave; nato allo stadio comunale di Torino durante Juventus-Inter. Ero nei distinti, di fianco a mio pap&agrave; e durante tutto il primo tempo vedevo Giacinto Facchetti correre lungo la fascia. Ecco l&igrave; ho capito che avrei amato quella maglia e quei colori.</p> <p>Nel 1982 mi sono trasferito in Francia dove durante una serata ho conosciuto quello che sarebbe diventato il mio socio nella fondazione dell'Inter Club Parigi: quando ci siamo incontrati &egrave; bastata qualche frase per capire che il nostro comun denominatore era e sarebbe stato l'Inter.</p> <p>Pi&ugrave; di 30 anni fa seguire l'Inter a quasi mille km di distanza non era facile e a me il nerazzurro mancava. Mi ricordo che per seguire le partite utilizzavo una radiolina che per&ograve; non prendeva molto bene, cos&igrave; mi dovevo spostare pi&ugrave; in alto, a volte andavo a Montmartre, altre volte la domenica pomeriggio mi facevo invitare a casa di una mia amica che ovviamente abitava all'ottavo piano!</p> <p>Come Alfiere ho fatto tantissime trasferte, quella che ricordo con pi&ugrave; piacere &egrave; stata la primissima partita organizzata con l'Inter Club, era l'11 novembre del 1984. A Parigi c'era fame di calcio, cos&igrave; quella volta siamo partiti in una cinquantina, in treno, direzione Milano. Usciti da San Siro eravamo estasiati, avevamo appena assistito a Inter-Juventus 4-0: doppietta di Rummenigge e gol di Ferri e Collovati.</p> <p>Di squadre ne ricordo tante, per me rimane unica quella di Gigi Simoni, un mix di caratteri e personalit&agrave; perfetto: da Ronaldo a Pagliuca, da Colonnese a Moriero e Bergomi, lottatori e uomini di qualit&agrave;.</p> <p>Cosa vuol dire far parte di un Inter Club? Pensando alla mia storia direi che vuol dire far parte di una comunit&agrave; con persone di nazionalit&agrave; e origini diverse con stili di vita differenti ma con una passione enorme che ci unisce. Per me l'Inter &egrave; proprio questo, passione, qualcosa che sento dentro, di profondo.</p> <p>Mi piace quando mi presentano come un interista, nella vita sono padre, lavoratore, viaggiatore, alfiere, ma sono anche e profondamente interista.</p> <p>&nbsp;</p>


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