<p><strong>MILANO</strong> - Dejan Stankovic fa il suo ingresso nella <a href="https://www.inter.it/it/societa_club/hall-of-fame" target="_blank">Hall of Fame di FC Internazionale Milano</a>. Dopo che nel 2018 le prime quattro leggende nerazzurre ad essere entrate nella prestigiosa Hall of Fame nerazzurra erano state Walter Zenga, Javier Zanetti, Lothar Matthäus e Ronaldo, ora Stankovic fa il suo ingresso con Francesco Toldo, Giacinto Facchetti e Giuseppe Meazza. Di seguito un ritratto di <a href="https://www.inter.it/it/archivio_giocatore/G0764" target="_blank">Dejan Stankovic</a>.</p> <p><em>Una fiammata. E la partita si incendiava. Gli angoli più inesplorati delle porte venivano battezzati dai suoi tiri, potentissimi e precisi. Imprendibili. I compagni lo avevano soprannominato 'The Sniper', il cecchino. Per tutti è sempre stato, semplicemente, Deki. La storia di Dejan Stankovic e dell'Inter era scritta nel destino. Questione di scelte, questione di affinità: orgoglio e lealtà, unicità ed esclusività. Il primo gol in nerazzurro, guarda caso, l'ha segnato proprio in un <a href="https://www.youtube.com/watch?v=i0sfMdBTeMg" target="_blank">#DerbyMilano</a>. Partita che lo ha sempre esaltato e nella quale ha sempre lottato per ribadire il concetto di una Milano tutta nerazzurra.</em></p> <p><em><a href="https://www.youtube.com/watch?v=5FRpGqB0o9g&t=33s" target="_blank">Dejan Stankovic</a> è stato il centrocampista che ha ricoperto tutti, e di più, i ruoli della mediana. Sempre con la stessa abnegazione, anche quando le cose sembravano non girare bene. Sacrificio misto a piedi chirurgici e conoscenza di calcio: l'uomo perfetto per ogni occasione. 326 partite e <a href="https://www.youtube.com/watch?v=8WlBl03jsjg&t=1322s" target="_blank">42 gol, alcuni leggendari</a>. Facilissimo ricordare quello di Genova, al volo da centrocampo, a 54 metri dalla porta avversaria. Solo il preludio al capolavoro contro lo Schalke, contro Neuer. Perle preziose incastonate in una carriera impreziosita da cinque scudetti, una Champions League, un Mondiale per Club, quattro Coppa Italia e quattro Supercoppa Italiana.</em></p> <p><em>Ma la differenza di Dejan sta anche in come ha vissuto la sua esperienza all'Inter, vittorie comprese. <a href="https://www.youtube.com/watch?v=JlWKpXCP2ZI" target="_blank">A Siena, nel 2007, visse il momento del rigore di Materazzi dando le spalle al dischetto</a>, aspettando l'esito con la tensione di un tifoso nerazzurro vero. A Parma, l'anno dopo, celebrò i gol scudetto di Ibrahimovic inginocchiandosi, in lacrime, ai piedi del settore degli interisti. Ecco, Dejan è stato un grandissimo interista: 'Ho avuto l'onore di indossare questi colori che rimarranno per sempre sulla mia pelle, non lo potrò mai cancellare, nessuno potrà mai cancellarlo'. E infatti non verrà cancellato, rimarrà per sempre nella storia nerazzurra.</em></p>
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