INTER HALL OF FAME: FRANCESCO TOLDO

Il portiere succede a Walter Zenga, eletto nel 2018

<p><strong>MILANO</strong> - Francesco Toldo fa il suo ingresso nella <a href="https://www.inter.it/it/societa_club/hall-of-fame" target="_blank">Hall of Fame di FC Internazionale Milano</a>. Dopo che nel 2018 le prime quattro leggende nerazzurre ad essere entrate nella prestigiosa Hall of Fame nerazzurra erano state Walter Zenga, Javier Zanetti, Lothar Matthäus e Ronaldo, ora Toldo fa il suo ingresso con Giacinto Facchetti, Dejan Stankovic e Giuseppe Meazza. Di seguito un ritratto di <a href="https://www.inter.it/it/archivio_giocatore/G0724" target="_blank">Francesco Toldo</a>.<br /> <br /> <em>Da un grande potere derivano grandi responsabilità. L'occasione per scomodare Spiderman è quella giusta: nel 2018 era stato Walter Zenga, uomo ragno per eccellenza, a entrare nella Hall of Fame di FC Internazionale Milano. Da grande potere a grande portiere il passo è breve, legato dal filo nerazzurro che unisce i numeri uno della gloriosa storia dell'Inter: <a href="https://110.inter.it/francesco-toldo/toldo-video/" target="_blank">Francesco Toldo</a> fa il suo ingresso nella HoF dell'Inter. Di grande, Francesco, ha sempre avuto la statura, il cuore, la generosità e... le mani. Mani grandi, in grado di afferrare ogni cosa. Aveva iniziato da piccolo ad allenarle, cercando di pescare nei corsi d'acqua del Veneto, poi provando a bloccare i palloni calciati contro il muro. Passione e dedizione, con uno sguardo d'insieme che metteva sempre la famiglia e gli affetti al primo posto. </em></p> <p><em>In quella nerazzurra, di famiglia, Francesco Toldo ci è entrato nel 2001 <a href="https://www.youtube.com/watch?v=J2wSk-y8bWQ" target="_blank">e non ci è più uscito</a>. Nove stagioni tra i pali, usando le sue manone per fermare, bloccare e deviare tutto quello che passava dalle sue parti. Chiedete ai tifosi del Valencia: ancora oggi hanno gli incubi per quelle notti al Mestalla nelle quali era impossibile batterlo. Sereno e severo con se stesso nella ricerca dell'impeccabilità. Tranquillo e positivo con i compagni. In un Inter-Juventus andò in attacco sull'ultimo calcio d'angolo e fece gol, facendo impazzire di gioia tutto il mondo interista. Poi lasciò la paternità della rete a Vieri, che aveva toccato il pallone: 'Gli serviva per vincere la classifica marcatori'. </em></p> <p><em>Slanci di generosità, ricompensati da una montagna di trofei conquistati con i nostri colori: cinque scudetti, 1 Champions League, 3 Coppa Italia, 3 Supercoppa Italiana. Toldo e Inter è un binomio che non si è mai interrotto, nemmeno dopo il ritiro nel 2010 post-Triplete. Prima l'esperienza con Inter Campus, ora il progetto con Inter Forever, del quale è responsabile e ambasciatore del motto che identifica tutti coloro che hanno vestito la maglia nerazzurra: 'Una volta interista, interista per sempre'.</em></p>


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