MATCH REVIEW, INTER-LAZIO 0-1

Sconfitta amara per i nerazzurri, decide il gol di Milinkovic nei primi minuti di gara

MILANO - I numeri non dicono tutto, ma possono provare a spiegare. Sono 18 le conclusioni che abbiamo provato per raddrizzare la gara contro la Lazio. In questa stagione solo contro il Parma ne abbiamo tentate di più, 28. Non sfruttiamo la scia emotiva del #DerbyMilano e non riusciamo ad approfittare dei passi falsi delle nostre dirette concorrenti per l'Europa. Sia chiaro, niente è compromesso. Ma i tre punti lasciati ieri fanno male, anche per come sono venuti. E anche il Mister a fine partita l'ha confermato: «È stata una sconfitta pesante contro una concorrente diretta. Abbiamo condotto bene la partita per larghi tratti ed il match è stato determinato da episodi». 

Detto delle occasioni e dell'analisi di Spalletti, colpisce il 65% di possesso palla, il 51,6% dei duelli vinti, i 12 corner, i 623 passaggi (contro i 345) e l'88% di precisione. Colpisce, in negativo purtroppo, anche il 70,8% dei duelli aerei vinti da parte della Lazio. E proprio da uno di questi che i biancocelesti passano in vantaggio, cambiando tatticamente la partita fin dal primo quarto d'ora. 

L'analisi dei singoli dice di un Keita volitivo, che tocca 43 volte il pallone, trova la conclusione 3 volte e prende diversi calci di punizione. Troppo poco, però, per mettere in difficoltà una difesa della Lazio ben registrata, soprattutto con Acerbi. Del resto, numeri alla mano, l'attacco centrale è stata l'opzione meno usata da parte dei nostri ragazzi. Delle 85 giocate offensive complessive, solo 12 sono quelle che hanno visto il nostro collettivo andare centralmente. 

Discorso diverso va fatto per le fasce: sollecitate molto, hanno visto una buona prestazione di Politano con 75 tocchi, 9 cross, 5 conclusioni e 7 recuperi; mentre dietro, Asamoah, il migliore con Handanovic, chiude il match con 8 duelli, 2 intercetti, ben 108 passaggi e quasi il 94% di precisione. Infine, una parola va spesa anche proprio per Handanovic che chiude almeno 3 volte in modo decisivo la porta. 

La sconfitta fa male, certamente. Ma il calendario dice che abbiamo 2 gare fondamentali e che siamo ancora ampiamente artefici del nostro destino: i match contro Genoa (dopodomani in trasferta) e Atalanta (domenica in casa) non ci faranno distrarre. Perché è in questi momenti che si vede di che pasta siamo fatti, in questi momenti che l'Inter esce a testa con il lavoro duro, ne siamo sicuri.

Forza ragazzi! È il momento di combattere tutti insieme!


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