MATCH REVIEW, INTER-EINTRACHT FRANCOFORTE 0-1

Si chiude l'avventura in Europa League dopo una sconfitta di misura. Ci condanna il gol di Jovic, ora testa al campionato e al Derby di domenica

MILANO - Fa male raccontare di un'eliminazione. Fa male, perché avremmo avuto tutto il tempo per ribaltarla, ma non abbiamo trovato la forza di farlo. Paghiamo caro l'unico errore in stagione di De Vrji che spiana la strada al gol di Jovic. 

Sarebbe ingiusto, però, condannare il nostro difensore: la sua stagione resta di altissimo livello. Le abbiamo provate tutte, mettendo in campo anche i Primavera Sebastiano Esposito (classe 2002, il più giovane debuttante in Europa nella storia dell'Inter con 16 anni e 255 giorni) e Davide Merola, ma - come detto - non è bastato. 

I numeri raccontano di un match in cui non riusciamo a trovare con continuità la porta dell'Eintracht Francoforte: 54,1% di possesso palla, 47,7% di duelli vinti, 11 intercetti, 411 passaggi e 76,6% di precisione (sotto media stagionale che si attesta intorno all'85%). Mancano, dunque, i collegamenti con il reparto offensivo e la cattiveria dentro l'area.

Nell'analisi delle prestazioni personali, spicca Handanovic che piazza 3-4 parate decisive e la grinta di Milan Skriniar sia in veste di difensore, sia in quella da centrocampista. Lo slovacco mette in campo tutto quello che ha e totalizza il 90,5% di precisione passaggi (38 su 42), 1 occasione creata, 5 respinte difensive e 3 intercetti. Non è sufficiente nemmeno qualche spunto di Politano (2 tiri da fuori area) e di Keita, al rientro dopo una lunga assenza e che ha nel primo tempo la palla per pareggiare, ma non riesce a far male a Trapp. Insomma, onore all'Eintracht Francoforte che va avanti. 

Ora sta a noi ribaltare questo momento e concentrarci sul Derby. È attraverso queste partite che si può spalancare la porta dell'Europa per la prossima stagione. E non possiamo più sbagliare!


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