MAROTTA: "IMPORTANTE TRASMETTERE IL VALORE DELLA MEMORIA"

Il CEO Sport nerazzurro presente all'inaugurazione della mostra dedicata ad Arpad Weisz: "È un motivo d'orgoglio essere quì, il calcio non è solo uno sport ma anche una grande palestra di vita"

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MILANO - Presente all'inaugurazione della mostra dedicata ad Arpad Weisz al Memoriale della Shoah di Milano, il CEO Sport nerazzurro Giuseppe Marotta è intervenuto per sottolineare l'importanza dell'evento: "Per me è sicuramente un motivo d'orgoglio essere quì stasera in questa lodevole iniziativa e il mio intento è quello di dare un'ulteriore conferma alla collaborazione già esistente tra la società che rappresento e il Memoriale della Shoah. L'intento di questa collaborazione - che mi sembra già molto rodata - è principalmente quello di trasmettere uno dei valori più importanti della nostra umanità che è il valore della memoria e trasmetterlo a tutti i nostri ragazzi, a tutti i nostri giocatori".

"Noi annoveriamo circa 1000 ragazzi e so che l'anno scorso ne sono venuti circa 400 in due occasioni e la cosa più importante è stata che quando noi a fine stagione, come sempre abbiamo fatto delle domande su quello che è stato l'andamento della stagione e sul ricordo più significativo, quello che mi hanno riferito - perché io non c'ero - è stato che la maggioranza di questi ragazzi ha risposto che è stata questa visita al Memoriale della Shoah e questa è una grande soddisfazione".

"Il calcio è uno sport ma soprattutto una grande palestra di vita, quindi rinnovo il nostro impegno per cercare di contribuire nel nostro a tenere sempre saldo questo grande principio e valore".

Presente all'inaugurazione anche il responsabile del progetto Inter Forever Francesco Toldo che ha parlato a margine dell'evento:"Questa è una mostra che vuole dare un messaggio, anche ai ragazzi del nostro settore giovanile e l'Inter vuole contribuire trasmettendo l'importanza della storia, l'importanza di ricordare gli errori del passato per non commetterli di nuovo. Questo è un evento sposato dalla nostra dirigenza e società per ricordare e non dimenticare, perché il calcio deve essere un simbolo di condivisione".


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