<p><span style="font-size: 11pt;"><strong>MILANO</strong> - Ci sarebbe da raccontare un record, l'ennesimo di <strong>Mauro Icardi</strong>. Nessuno come lui nella storia dell'Inter: 3 partite con gol in casa, in Champions League. E sarebbe stata la serata perfetta anche per le sue <strong>200 presenze</strong> con la nostra maglia in tutte le competizioni. Ma non è andata così. Agli ottavi ci va il Tottenham, che pareggia a Barcellona. A noi, invece, tocca l'Europa League. </span></p> <p>Partita strana quella di ieri contro il PSV Eindhoven. Con l'errore di Asamoah che apre subito al vantaggio di Lozano e che ci mette nella condizione di inseguimento. Dobbiamo ripartire e riassettarci e ci mettiamo nelle mani di <strong>Matteo Politano</strong>. Il nostro esterno è l'uomo che dà la scossa: <strong>5 dribbling</strong>, <strong>3 tiri</strong>, <strong>71 tocchi</strong> e <strong>1 assist </strong>per il pareggio di Maurito. Un'altra prestazione che spicca è quella di <strong>Milan Skriniar</strong>: insuperabile, come sempre, con <strong>7 duelli vinti su 10</strong>, <strong>3 respinte difensive</strong> e il <strong>95% di precisione passaggi</strong>. </p> <p>Se del nostro capitano abbiamo già parlato (aggiungiamo, per la cronaca: 4 conclusioni totali, 29 passaggi riusciti su 34, 4 occasioni pericolose e 3 cross), anche la squadra nel suo complesso dimostra superiorità nei confronti del PSV con il <strong>65% di possesso palla</strong>, <strong>52,6% di duelli vinti</strong>, <strong>52,8% duelli aerei</strong> e quasi il doppio dei passaggi effettuati (628 vs 351). Numeri, però, non sufficienti per agguantare il 2-1 e spalancarci le porte della qualificazione. Finiamo, dunque, al terzo posto del girone, in Europa League. </p> <p>Ora sta a noi trasformare questa amarezza in energia. Perché la stagione è ancora lunghissima e i fronti su cui combattere ancora tutti aperti. Ripartire, subito. Senza indugio. <strong>Forza Inter!</strong></p>