<p><strong>MILANO</strong> - La <strong>terza vittoria di fila</strong> tra campionato e Champions. Contro una squadra tosta, giovane e sfrontata. E dopo aver subito l'1-1 in modo rocambolesco. <strong>Carattere</strong>, anche ieri sera. Tanto carattere. </p> <p>Non era facile, ma a prendere per mano la squadra anche in campionato ci pensa Maurito. E chi altro se non il capitano? <strong>Icardi</strong> mette a segno l'11esimo gol in carriera contro la Fiorentina ed è decisivo anche in zona assist. <strong>Killer spietato</strong>. </p> <p>«Mauro tocca in media gli stessi palloni della scorsa stagione, non c'è da preoccuparsi», aveva rassicurato Mister Spalletti in settimana. E, numeri alla mano, è esattamente così: l'argentino è sempre letale. </p> <p>Bene, benissimo <strong>Brozovic</strong>, ormai matematica certezza. 80 passaggi di cui solo l'8 percento all'indietro. <strong><em>Hombre vertical</em></strong>, capace di accendere e di recuperare forte (pazzesca la percentuale dei contrasti: 100% vinti). Marcelo sta completando la maturazione e aiuta i compagni ad esprimersi sempre meglio. Come <strong>Candreva</strong>. Che va vicino al gol e che va sul fondo 11 volte, allargando la manovra e trovando anche il rigore proprio su un traversone deviato con le mani. Giochiamo larghi contro la Fiorentina, pronti a sfruttare gli inserimenti sulle fasce. </p> <p>E mentre <strong>Asamoah</strong> è una colonna pressoché impenetrabile (12 duelli vinti su 16), <strong>D'Ambrosio</strong> trova il tempo per inserirsi e chiudere quel uno-due decisivo. Buona anche la prova del <strong>Ninja</strong>. La sua heatmap è da manicomio: è praticamente in tutte le zone del campo per tutta la partita. </p> <p>Non c'è due senza tre. E tra pochi giorni, di nuovo a San Siro, possono essere 4. Arriva il Cagliari e noi siamo già pronti. <strong>Forza Inter</strong>!</p>