MATCH REVIEW, INTER-FIORENTINA 2-1

Mauro Icardi e Danilo D'Ambrosio firmano la terza vittoria consecutiva

MILANO - La terza vittoria di fila tra campionato e Champions. Contro una squadra tosta, giovane e sfrontata. E dopo aver subito l'1-1 in modo rocambolesco. Carattere, anche ieri sera. Tanto carattere. 

Non era facile, ma a prendere per mano la squadra anche in campionato ci pensa Maurito. E chi altro se non il capitano? Icardi mette a segno l'11esimo gol in carriera contro la Fiorentina ed è decisivo anche in zona assist. Killer spietato

«Mauro tocca in media gli stessi palloni della scorsa stagione, non c'è da preoccuparsi», aveva rassicurato Mister Spalletti in settimana. E, numeri alla mano, è esattamente così: l'argentino è sempre letale. 

Bene, benissimo Brozovic, ormai matematica certezza. 80 passaggi di cui solo l'8 percento all'indietro. Hombre vertical, capace di accendere e di recuperare forte (pazzesca la percentuale dei contrasti: 100% vinti). Marcelo sta completando la maturazione e aiuta i compagni ad esprimersi sempre meglio. Come Candreva. Che va vicino al gol e che va sul fondo 11 volte, allargando la manovra e trovando anche il rigore proprio su un traversone deviato con le mani. Giochiamo larghi contro la Fiorentina, pronti a sfruttare gli inserimenti sulle fasce. 

E mentre Asamoah è una colonna pressoché impenetrabile (12 duelli vinti su 16), D'Ambrosio trova il tempo per inserirsi e chiudere quel uno-due decisivo. Buona anche la prova del Ninja. La sua heatmap è da manicomio: è praticamente in tutte le zone del campo per tutta la partita. 

Non c'è due senza tre. E tra pochi giorni, di nuovo a San Siro, possono essere 4. Arriva il Cagliari e noi siamo già pronti. Forza Inter!


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