<p>GENOVA - Chissà come si dice <em>garra charrúa</em> in croato. Quello che è certo è che <strong>#EpicBrozo</strong> la risolve all'ultimo istante. Un tiro che lascia tutti senza voce e che fa saltare sulla poltrona. Dopo una partita in cui succede di tutto...</p> <p>I ragazzi si impongono in un campo difficile sfruttando l'inerzia del match con il Tottenham e mettendo sotto una delle squadre più interessanti della Serie A. Finiamo con <strong>16 conclusioni totali</strong>, <strong>51% di possesso palla</strong>, l'<strong>82.2% di precisione di passaggi</strong> e un granitico <strong>77.8% di contrasti vinti</strong>. Uomini forti, difesa forte, parafrasando un po' il Mister. </p> <p>Ma se il duo <strong>Skriniar-Miranda</strong> (impeccabili sui duelli aerei, 9 su 11 vinti e con 16 respinte difensive) è una sicurezza, chi fa brillare gli occhi è Marcelo<strong> Brozovic</strong>. Il gol, certo. Bellissimo e importante. Ma anche un centrocampista capace di creare 2 altre occasioni, vincere tutti i tackle in fase difensiva e portare a casa più di 8 passaggi su 10, con più di 90 tocchi. <strong>Leader</strong> autentico di tutto un meccanismo in mezzo al campo in cui il <strong>Ninja</strong> (che va anche al gol, annullato col VAR), <strong>Politano</strong> e <strong>Candreva</strong> (palo clamoroso) si trovano a meraviglia. </p> <p>Senza dimenticare <strong>Asamoah</strong> che dopo l'assist a Maurito, piazza un'altra prestazione con i fiocchi. «È la mentalità che conta e con il passare dei minuti abbiamo sempre alzato il ritmo», ha detto Spalletti a fine gara. Confermando, anche con la sua esultanza, che la <em>garra charrúa</em> non è solo prerogativa degli uruguaiani.</p> <p>Ora testa a martedì: <a href="https://www.inter.it/it/biglietteria"><u>arriva la Fiorentina a San Siro</u></a>. E noi siamo pronti. <strong>Forza Inter!</strong></p>