APPIANO GENTILE - Puntuale come ogni settimana torna l'appuntamento con "Caffè Doppio". Ospite di questa puntata è Tommaso Berni, che inizia il suo racconto dai primi passi mossi nel mondo del calcio: "Dopo un anno a Firenze ho avuto la possibilità di arrivare nel Settore Giovanile dell'Inter a 14 anni, con tanti sogni nel cassetto. Ho fatto tre stagioni, fino alla Primavera, giocando anche nelle rispettive nazionali di categoria. Poi a 17 anni mi ha cercato il Wimbledon e ho deciso di cogliere al volo quell'opportunità affascinanate. È stata una delle esperienze di vita più interessanti ed è stata positiva anche a livello calcistico".
"Quindi sono tornato in Italia, trovando una situazione meravigliosa a Terni. Ho fatto più di 100 partite in B e ricordo davvero con affetto quel periodo, anche perché lì ho conosciuto la mia compagna (sorride, ndr). A 23 anni è iniziata la mia avventura alla Lazio e il rammarico più grande è non aver avuto molto spazio nelle prime tre stagioni. Ero nel momento più importante della mia carriera ed ero anche titolare nell'Under 21, ma stare praticamente fermo per tre anni non mi ha aiutato".
Dal calcio ad altri interessi: "La musica è fondamentale nella mia vita, ascolto qualsiasi genere, dal rock alla house, l'impoortante è che mi regali delle emozioni. Poi dipende dal momento, ma appena mi sveglio devo ascoltare della musica. Sono anche un appassionato d'arte e grazie a queste passioni riesco a staccare un po' dalla routine".
Tornando all'attualità diventa inevitabile parlare di Inter: "La sconfitta contro la Roma brucia, avremmo potuto fare di più ma niente è compromesso. Ci sono ancora degli scontri diretti importanti e sarà fondamentale in quest'ottica riprendere a vincere subito contro il Cagliari. Abbiamo dato una sterzata al nostro destino e adesso dobbiamo andare avanti con il giusto entusiasmo. Ci stiamo allenando alla grande e il mister è carico, abbiamo ancora la possibilità di raggiungere i nostri obiettivi".
Infine, un obiettivo personale: "Mi auguro di poter chiudere qui la carriera. Quando ero al Torino, la chiamata dell'Inter è stata un sogno, una sorpresa inaspettata. Mi tengo stretta questa maglia".