MANCINI IN CONFERENZA: "PARTITA DELICATA"

L'allenatore dei nerazzurri ha parlato ai giornalisti alla vigilia di Inter-Udinese: "Non hanno niente da perdere. Per noi sarà importante tenere aperto uno spiraglio"

APPIANO GENTILE - Sabato sera si torna già in campo e come di consueto Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" nella conferenza di vigilia.

Mancano quattro partite alla fine del campionato: "Aspettiamo di vedere dove saremo il 15 maggio, poi tireremo le somme tra quello che avremo fatto di buono e di meno buono e capiremo da dove ripartire".

L'Inter ha segnato finora 44 reti: "Il calcio è anche questo, a volte dai per scontato alcune cose e poi per un motivo o per l'altro non accadono. Alcuni giocatori hanno segnato poco e non per demeriti particolari, l'anno scorso si parlava di concedere meno gol e su questo siamo migliorati, ora dobbiamo pensare a fare bene in zona gol. Non esiste un colpevole, sono cose che accadono, in alcune occasioni, come Eder nel derby, sarebbero bastati pochi centimetri".

La ricetta di Mancini è sempre il lavoro: "Bisogna continuare a lavorare. Con la qualità serve anche la personalità, sono i giocatori che alzano la qualità della squadra, gli altri migliorano. Noi siamo una squadra giovane, siamo una squadra che sta ricostruendo. Purtroppo bisogna passare anche attraverso delle delusioni. I giocatori hanno lavorato tutti bene, abbiamo commesso degli errori ma siamo umani. Mi dispiace per loro e per il club, ma anche se dovessimo arrivare quarti lavoreremo per migliorarci ancora".

L'Inter è una squadra giovane ma che ha messo in mostra giocatori con grandi qualità: "Alla base di tutto c'è la qualità, poi l'esperienza. In area i difensori non ti lasciano molti spazi e devi essere pronto per capire cosa fare. Allo stesso modo i centrocampisti devono sapere come servire gli attaccanti per metterli in condizione di fare gol".

"Miranda è un giocatore con grande esperienza che ha sicuramente aiutato tutti gli altri difensori a migliorare. Alcuni si sono inseriti anche se ci hanno messo un po' di tempo, come Perisic e Kondogbia che hanno dimostrato grandi qualità".

"La squadra ha un'anima, la sconfitta di Genova è casuale. Facciamo un po' fatica a fare gol, quando si arriva in area di rigore non c'è molto tempo per tirare in porta".

Sul mercato: "Ci sono esigenze di bilancio, che viene prima di tutto. Magari si pensa di cambiare giocatori per risolvere i problemi, invece magari tenendo gli stessi giocatori si può migliorare sotto tanti aspetti. Giocando per qualche anno insieme i giocatori migliorano per forza. Sicuramente piuttosto che 4-5-6 giocatori meglio prendere un campione perché non è così semplice giocare a San Siro nell'Inter, la maglia importante ha un suo peso. La squadra ha già una base solida".

Sabato a San Siro arriva l'Udinese: "Jovetic ha avuto qualche infortunio. Per e è tecnicamente straordinario, ma è arrivato da un'altra squadra e si è dovuto integrare, poi si è fermato ed ha avuto un po' di difficoltà nel rientrare. Rimane un giocatore straordinario. La squadra? Vedremo come staranno domani sera, qualcosa cambieremo ma dipende molto dal recupero dei giocatori che sono scesi in campo mercoledì sera. L'Udinese è in un buon momento da diverse settimane, non ha niente da perdere e giocherà con grande tranquillità, sarà una partita delicata e non semplice. Per noi sarà importante tenere uno spiraglio aperto".


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