MIRANDA: "GIOCARE CON ORGOGLIO, CORAGGIO E CATTIVERIA"

Il difensore ospite negli studi di Inter Channel: "Terzo posto? Siamo ancora in corsa. Ieri abbiamo dimostrato che la squadra può farcela. Non abbiamo paura di nessuno"

APPIANO GENTILE - Il protagonista di questa settimana di InterNos, l'appuntamento settimanale del giovedì su Inter Channel, è Joao Miranda. Ecco qualche anticipazione della puntata intera che andrà in onda questa sera alle 21.

La prima domanda è sull'obiettivo di quest'anno, il terzo posto. Per il brasiliano tutto è possibile: "Sì, siamo ancora in corsa. È difficile ma possiamo arrivarci. Ieri abbiamo dimostrato che la squadra può farcela. Non abbiamo paura di nessuno, dobbiamo giocare con orgoglio, coraggio e cattiveria, proprio come ieri. Dobbiamo provarci, manca poco e credo che possiamo farcela. Se abbiamo giocato così con la Juventus, penso che possiamo farlo contro chiunque. Ognuno di noi deve giocare al massimo delle sue qualità".

Poi, si parla dell'arrivo in Italia, e dell'Inter: "Qui in Italia mi trovo molto bene, tutti i tifosi, non solo gli interisti, sono gentili, mi fanno i complimenti. All'Inter dal primo minuto sono stato trattato con molto rispetto, affetto. Gioco tutte le partite dando sempre il massimo per questa maglia". E quali sono i compagni con cui ha legato di più? "Tutti i brasiliani, ma devo dire che ho un ottimo rapporto con tutti".

E sempre all'Inter ha trovato Roberto Mancini: "È un allenatore che mi ha aiutato molto come calciatore perché è un allenatore di carattere, a cui piace il bel gioco e infatti cerchiamo sempre di giocare al meglio per vincere. Darò sempre il massimo e farò sempre di più per il mister che ha fiducia in me". Su Murillo, con cui fa coppia in difesa: "È un grande giocatore, giovane, che lavora tanto. Credo che in due-tre anni sarà il miglior centrale d'Europa. Lavora molto, cerca sempre di migliorare. Ha le qualità per essere il migliore in quel ruolo".

Miranda che da bambino non era appassionato solo di calcio: "Quando ero piccolo mi piaceva la Formula Uno, ero tifoso di Ayrton Senna. Come squadra di calcio tifavo il San Paolo. Idoli? Come calciatore direi Ronaldo, quando è venuto qui a Milano abbiamo cenato insieme".

Infine, San Siro, uno stadio unico: "Sì, ha qualcosa di speciale. È uno stadio bellissimo, storico. Quando si dice a un giocatore che ci andrà a giocare è una cosa bellissima. Domenica sera contro il Palermo? Spero che giocheremo come abbiamo fatto ieri, con la stessa cattiveria e organizzazione. Se giochiamo come ieri sicuramente possiamo vincere".


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