FIRENZE - Roberto Mancini è stato introdotto nella Hall of fame del calcio italiano, nella categoria allenatori. La cerimonia si è tenuta in mattinata a Palazzo Vecchio a Firenze e l'allenatore nerazzurro ha ricevto il premio dalle mani di Gianni Rivera: "Ricevere questo premio è un onore, mi fa piacere poi riceverlo da allenatore di una grande squadra come l'Inter".
Il tecnico nerazzurro ha poi ricordato gli anni da calciatore: "Fare il giocatore è più divertente, allenare è più difficile però stare nel calcio è qualcosa di appassionante. Spero di continuare a lungo e mi auguro che il calcio italiano torni ad essere quello degli anni '80, quando giocavano qui i più grandi calciatori al mondo. Bisogna fare qualcosa per riuscirci".
Roberto Mancini in questa stagione festeggia i 15 anni di carriera in panchina: "Il campionato è ancora lungo, ma credo che la lotta Champions in questo momento sia fra Fiorentina, Roma e Inter, poi bisognerà vedere. È stato importante vincere domenica, e rimanere comunque attaccati al gruppo delle squadre della Champions".
Sabato sera la squadra è tornata alla vittoria contro la Sampdoria: "Noi dobbiamo ritrovare un po' di tranquillità, quella che magari non abbiamo avuto neanche domenica nei primi 15 minuti, quando le cose poi non vanno benissimo non sei tranquillo'.
In conclusione, il tecnico ha espresso il suo pensiero sulle prestazioni dell'acquisto del mercato invernale, Eder: "È entrato in squadra in un momento di difficoltà ha giocato, ha sempre dato il massimo, è un giocatore che sa giocare a calcio benissimo. Spero che segni al più presto perché se lo merita".
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