MANCINI: "DOBBIAMO DARE TUTTO"

Il tecnico nerazzurro in conferenza alla vigilia di Napoli-Inter: "Sarà un test importante perché per la prima volta giochiamo uno scontro diretto lontano da San Siro"

APPIANO GENTILE - Roberto Mancini ha incontrato i giornalisti presenti al centro sportivo "Angelo Moratti" alla vigilia della trasferta di Napoli: "In queste partite i giocatori devono mettere tutto, essere accorti quando serve ed attaccare in tanti per fare gol. Al momento noi siamo davanti, siamo primi e questo è molto importante. Sarà  un test importante perché per la prima volta giochiamo uno scontro diretto lontano da San Siro ma siamo alla quattordicesima, ci sono quattro squadre molto vicine perciò non cambierà nulla alla fine della partita, probabilmente saremo tutti in lotta fino alla fine".

Il match è stato da più parti presentato come una sfida tra i due centravanti argentini, Higuain e Icardi: "Gonzalo ha un'esperienza internazionale che Mauro non ha ancora. È troppo difficile paragonarli adesso, Mauro deve fare la sua strada passando anche attraverso delle delusioni, ma diventerà un grandissimo attaccante perché i gol li sa fare. Sarà un grande goleador".

Sui tanti cambi di modulo nelle prime giornate: "In una partita come quella di Napoli può starci tutto, un cambio di modulo o giocatori, un allenatore ragiona per mettere in difficoltà l'avversario. Difficile capire quale possa essere una soluzione decisiva. Alla fine vincono i campionati le squadre che segnano e non subiscono gol, le squadre forti difendono bene. Uscire con una vittoria da Napoli ci darebbe una forza enorme, ma bisogna sempre ricordarsi che mancano ancora tante, troppe partite alla fine.

Contro il Frosinone, Roberto Mancini aveva anticipato quattro nomi della formazione titolare: "In realtà 6 o 7 sono sempre gli stessi, ruotano solamente 3 o 4 giocatori per essere sempre tutti pronti. Ve ne dico uno, gioca Handanovic...".

Nell'ultimo big match, contro la Roma, la squadra è stata solida in difesa e pronta a colpire quando necessario: "Noi abbiamo battuto la Roma con Ljajic, Perisic, Brozovic e gli esterni che aiutavano in fase difensiva. Le squadre forti difendono bene, non si possono lasciare tre giocatori davanti quando sei in fase difensiva".

Gioco o risultati: "Il bel gioco è soggettivo, quelli che alla fine vincono lo fanno perché hanno la squadra migliore. Il risultato condiziona molto il risultato finale. Poi le partite sono strane, ai tempi della Sampdoria andammo al San Paolo e vincemmo 4-1, ma nel primo tempo potevamo essere sotto 3-0".


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