ZANETTI: "CI SONO I PRESUPPOSTI PER FARE BENE"

"Vogliamo tornare protagonisti, Mancini e i ragazzi stanno facendo un gran lavoro". L'intervista del vice president nerazzurro ai microfoni di Sky

MILANO - Nel giorno del suo quarantaduesimo compleanno, Javier Zanetti riceve la visita di Sky nella sede interista per una chiacchierata tra passato, presente e futuro. Si parte dagli esordi di una storia d'amore davvero speciale, cominciata il 5 giugno 1995: "Sono passati tanti anni da quel momento - racconta il vice president nerazzurro -. Ma ancora adesso sono felicissimo della scelta che ho fatto allora. Trasferirsi in Italia e arrivare in un grande club come l'Inter, con la possibilità di conoscere questa grande famiglia che mi ha reso molto felice, è stato un grande passo per la mia carriera". 

"Il mio fu un trasferimento atipico - prosegue Zanetti - perché arrivavo da una squadra piccola del calcio argentino e approdavo in una big del calcio europeo. Non succedeva spesso. È stata una grande opportunità. La corte del Real Madrid? Ogni che volta ci incontriamo, Perez me ne parla. Lo ha fatto anche quando ci siamo visti in Cina. Sono stato cercato più volte dal club spagnolo ma la mia scelta è stata professionale e di cuore. Come ho sempre detto, amo questa maglia e questa società". 

Si parla poi dell'Inter di oggi: "Sta nascendo piano piano, con un gruppo che insieme al nostro mister sta facendo un grande lavoro. C'è la volontà di essere di nuovo protagonisti e ci sono tutti i presupposti per tornare ai vertici. Il campionato italiano è sempre molto difficile, ma il nostro obiettivo è tornare in Europa. Ci teniamo tantissimo, anche per i nostri tifosi. I ragazzi l'hanno capito e stanno facendo di tutto perché la prossima sia una stagione positiva".

Qualche parola anche su nuovi arrivi e conferme: "Kondogbia? Abbiamo fatto un grandissimo sforzo per acquistarlo. Ausilio e Fassone hanno fatto un ottimo lavoro. È un grande talento e ci potrà dare una mano. Ma è anche molto giovane, quindi dobbiamo dargli tempo di abituarsi al calcio italiano. Lo seguiamo da vicino, così come tutti gli altri ragazzi, per permettere loro di esprimersi al meglio. Jovetic? Da avversario ci metteva in difficoltà. È un giocatore che può inventare la giocata in qualsiasi momento. Sono molto felice sia qui con noi. È un altro elemento che può far bene nel nostro gruppo. Handanovic? Ha scelto di continuare con noi perché sa che le nostre intenzioni sono di riportare l'Inter a essere protagonista".

Chiusura dedicata agli obiettivi per la nuova stagione: "Primo trofeo da dirigente? Ce lo auguriamo tutti e stiamo lavorando per questo. Vogliamo che l'Inter sia sempre una squadra di vertice". 


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