NAGANO - "Sono stati due anni intensi, contraddistinti da notevoli impegni sia dal punto di vista pratico, sul campo, sia dal punto di vista organizzativo. Il nostro partner locale Black & Blue Stripes, con la collaborazione di Technos College, ci ha supportato in ogni situazione, mettendo a disposizione strutture e risorse umane di primo livello". Massimo Ciocci, responsabile tecnico di Inter Academy Japan, celebra con queste parole l'anniversario del progetto nato nel 2013.
"Essendo cresciuto nel vivaio nerazzurro e avendo giocato in prima squadra, l'Inter per me è una seconda famiglia. Grazie a Inter Academy e al suo direttore tecnico Marco Monti, siamo riusciti a strutturare un progetto a lungo termine con continui aggiornamenti guidati dai ragazzi dello staff e dagli allenatori del settore giovanile interista. Finora abbiamo aperto quattro scuole calcio per bambini dai 5 ai 12 anni nelle città di Tokyo (Yoyogi, Odawara, Sagamihara) e Saku raggiungendo circa 300 iscritti. In futuro l'obiettivo è quello di far crescere il numero dei bambini e conseguentemente aprire nuovi distaccamenti. Il tutto mantenendo sempre grande professionalità e qualità nel lavoro, aspetto che più ci contraddistingue. Un altro obiettivo importante è la crescita e la formazione degli allenatori locali, seguendo le linee guida dell'Inter".
Una battuta anche sulla crescita del movimento calcistico in Giappone: "È in continua evoluzione - spiega Ciocci -. I ragazzi giapponesi dimostrano qualità tecnico-coordinative eccelse, grande disponibilità al sacrificio e dedizione al lavoro. Nel nostro piccolo stiamo lavorando sulla loro mentalità cercando di far emergere maggiormente la personalità talvolta nascosta dalla loro natura. Tutti gli anni consentiamo ad un gruppo di ragazzi di trascorrere un'esperienza formativa a Milano, dove si confrontano con le squadre del Settore Giovanile nerazzurre e affiliate; tutto ciò consente loro di crescere oltre che dal punto di vista tecnico anche sotto il profilo caratteriale".
In chiusura, spazio ai ringraziamenti: "Penso sia doveroso dire grazie a Marco Monti, Roberto Samaden e a tutto lo staff di Inter Academy e del Settore Giovanile nerazzurro. Ringrazio poi mia moglie Pamela e mia figlia Beatrice che vivono qui con me a Tokyo, mio figlio Riccardo che saltuariamente viene a farmi visita. Grazie a loro ho potuto vivere questa esperienza lontano da casa nei miglior modo possibile e con grande serenità".