"MI AUGURO DI TORNARE A VINCERE AL PIÙ PRESTO"

Piero Ausilio premiato con il TMW Awards, arrivato alla sua sesta edizione: "Sono convinto che realizzeremo i nostri obiettivi"

MILANO - Il direttore sportivo Piero Ausilio premiato con il TMW Awards, alla sua sesta edizione. Intervenuto in diretta a SportItalia, Ausilio si è raccontato. Inter, gli inizi, le esperienze e le dediche tra i tanti temi trattati. 
 
"I nomi che mi hanno preceduto sono nomi importanti e spero di poter ripercorrere la loro carriera", comincia Ausilio. "Sono giovane, ma sono nel calcio da tanti anni. La cosa più bella, è che ho fatto tantissime esperienze: mi posso godere questo premio".
 
Un premio da condividere. "La dedica speciale? Alla mia famiglia e non è scontato. So che anche loro hanno fatto dei sacrifici per permettermi di fare questa esperienza. Ho iniziato questa carriera con grande passione, con grande voglia di dimostrare: i miei genitori sono stati di grande supporto. Ora ho due bambini, una moglie e mi sostengono nella quotidianità di questo lavoro". 
 
La lunga carriera. "Sono state tante le esperienze che ho fatto. Le ricordo tutte come formative. Oggi c'è ancora più gusto. Ho iniziato all'Inter nel 1998 come segretario del settore giovanile. Sono cresciuto così: impegno, dedizione e sono davvero contento. Con Branca ho avuto anche la fortuna di lavorare tanti anni e la fortuna di costruire una squadra che è arrivata a vincere tutto. Oggi sono tempi diversi e dobbiamo trovare ciò che è più adatto alle nostre esigenze. Mi auguro di vincere al più presto".
 
La vita del direttore sportivo, la quotidianità. "Il momento più difficile? Tutti i giorni è difficile, ma sono convinto che realizzeremo i nostri obiettivi. La gioia più grande? Facile pensare ai successi della Primavera, agli Allievi. E, ovviamente: Madrid. Ricordo anche con particolare affetto tanti calciatori che abbiamo scoperto come Bonucci, Destro, Balotelli, Pandev, Santon. Faccio, però, fatica a ricordarli tutti perché sono talmente tanti...".
 
Il mercato: quello estivo e quello invernale. "Quest'estate è stato fatto un mercato con degli obblighi e delle situazioni. Abbiamo puntato su dei giocatori, che potevano essere delle scommesse. Abbiamo preso un giocatore come Medel che sta dimostrando quante possibilità ha, anche con l'Inter di Mancini. Abbiamo comunque avuto modo di inserire dei calciatori di valore. Il mercato di gennaio è stato un mercato un po' più brillante, perché siamo andati su ragazzi che seguivamo da tempo con il nostro lavoro di scouting. Abbiamo colto le occasioni che il mercato ha presentato. Su Brozovic, ad esempio, siamo stati bravi a prenderlo". 
 
Domande anche sui singoli. "Icardi? È un ragazzo istintivo. Fa spesso ciò che gli passa per la testa e spesso sono i gol. Fa cose impensabili, riesce a trasformare in semplice ciò che per altri è impossibile. Il gol per un attaccante rappresenta quanto più bello esista. Mauro è estremamente sereno, un ragazzo serio. Si dedica completamente alla sua famiglia. È un ragazzo che durante la settimana lavora bene e tanto, che la domenica fa gol che migliora. Ci siamo già incontrati 2-3 volte con il suo agente, ma la sua scadenza - ricordiamolo - non è vicina. Il periodo è la durata sono lunghi. Noi vogliamo legarci a Mauro, lui è un giocatore che ha scelto l'Inter perché sentiva l'Inter la sua squadra ideale". 
 
Domande anche su Mancini. "Ha preferito una strada solo apparentemente più difficile: quella che rappresenta la base del futuro. Non si può pretendere che la squadra subito si muova in sintonia con le nuove direttive del mister. A questo servono i ritiri, i mesi di luglio, agosto e settembre. Ecco, Mancini ha dovuto fare questo lavoro giocando le partite, settimana dopo settimana. Quello che secondo me è positivo è il gioco, la crescita di questa squadra e le partite che abbiamo disputato nell'ultimo periodo. La strada è quella delle prestazioni. Podolski? Si sta allenando molto bene. Il vero Lukas è uno che ha fatto tre mondiali, è un campione del mondo. Farà vedere come si gioca il calcio".
 
Infine, una battuta sul presidente Thohir: "Si sta appassionando moltissimo e poi con la tecnologia è sempre in contatto a qualsiasi ora (dice ridendo, ndr)", ha concluso Ausilio. 


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