MANCINI: "CREDO IN QUESTO PROGETTO"

"Bisogna continuare a lavorare, al miglioramento ci si arriva così. La squadra sta diventando veramente una squadra". Le dichiarazioni del mister alla vigilia di Inter-Palermo

APPIANO GENTILE - Domani l'Inter torna a San Siro, in casa, davanti al suo pubblico. Per ripartire, per affrontare una nuova avversaria: il Palermo. Il tecnico nerazzurro Roberto Mancini ha presentato così la sfida, in conferenza stampa di vigilia. La prima domanda è relativa all'umore dei tifosi, cosa fare per trasmettere ottimismo? "I tifosi si devono fidar di me, è l'unica cosa. È importante che comincino ad arrivare i risultati. Il pubblico applaude quando si vince, ed è triste quandi si perde. È normale. Come si accetta una cosa si deve accettare anche l'altra, ci vuole equilibrio: non bisogna esaltarsi quando si vince né abbattersi quando si perde".

Passando ai singoli, al mister viene chiesto come e se veda insieme Brozovic e Kovacic: "Non credo possano aver problemi, si conoscono, parlano la stessa lingua e giocano in Nazionale insieme. Mateo nasce più come mezza punta, ma poi con il tempo magari potranno coesistere come centrocampisti interni". Su Puscas, partito titolare a Napoli: "Ha fatto la sua prima partita così intensa e importante davanti a tanti spettatori. Credo che avrà grandi opportunità in futuro, per domani vediamo se cambiamo qualcosa". Su Podolski e Palacio: "Hanno riposato quindi stanno abbastanza bene" e infine Campagnaro: "Sta meglio e potrebbe giocare".

E si parla ancora di campo, ma stavolta la domanda è sul modulo: "Non credo che cambi molto tra 4-3-3 e 4-2-3-1, a Napoli ho cambiato perché pensavo che la squadra fosse più in equilibrio così, non l'ho fatto per l'avversario. Penso che se l'atteggiamento è sempre buono, offfensivo e quando si difende si difende con tutti i giocatori, possiamo giocare sia con il 4-3-3 che con il 4-2-3-1, non è che le cose siano tanto diverse. Dobbiamo essere più bravi, se la squadra fa gol la difesa prende coraggio. Dobbiamo assolutamente migliorare, come prima cosa, la realizzazione".

Mancini torna sul gol preso a Napoli e dice la sua su Andrea Ranocchia: "L'errore non è mai di uno solo, quando una cosa va male, va male per tutti, e quando va bene, va bene per tutti. Ripeto, non è mai colpa del singolo. Si perde tutti insieme. Penso che i tiosi dell'Inter accoglieranno bene Ranocchia".

L'unica strada da perseguire è quella del lavoro: "Bisogna continuare a lavorare, al miglioramento ci si arriva solo continuando a lavorare, non è che bisogna fare altro. Io l'ho detto ai giocatori, all'inizio quando sono arrivato c'era una situazione particolare, io sono stato qui e ho vinto scudetti, ma poi quel momento finisce e se le cose vanno male e non cambiano i tifosi si arrabbiano con tutti, con me per primo, ma questo è normale. Se uno è martello deve saper battere, se è incudine deve saper essere forte e non debole in questi momenti così. Se si fa un progetto si tira avanti e ci si crede sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà. Penso che sia quello giusto, ci vorrà un po' di tempo e sofferenza ma poi le vittorie saranno ancora più belle".

Chiosa finale sull'avversario, il Palermo: "Domani sera è la partita perfetta per avere difficoltà, dipenderà da noi. Per vincere la partita bisognerà essere perfetti. Qualcosa deve cambiare e la mia sensazione è che la squadra sta diventando veramente una squadra".


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LIVE! CONFERENZA STAMPA ROBERTO MANCINI PRIMA DI INTER-PALERMO 7.2.2015 H:15:00CET

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