MILANO - La sua nuova vita da vice president, il rapporto con Erick Thohir e i progetti per l'Inter del presente e del futuro. Questi i temi principali trattati da Javier Zanetti in un'intervista rilasciata ai microfoni della trasmissione "Equipe du Dimanche", in onda sulle frequenze di Canal Plus.
Si parte con un commento sul suo ruolo all'interno del club: "Cosa mi manca della vita da calciatore? Soprattutto gli allenamenti, essere con il gruppo e vivere lo spogliatoio - spiega -. Ma la decisione di smettere è stata ben ponderata. L'Inter è una grande famiglia e per me è importante farne ancora parte. Attualmente ho la possibilità di stare vicino alla squadra, di parlare con l'allenatore e con il presidente. Cerco di dare il mio contributo per costruire un futuro sempre migliore. Sono vice president ed è un privilegio ricoprire questo incarico. Ringrazio la società per avermi dato ancora la possibilità di rappresentare i colori nerazzurri in ogni parte del mondo. Per me è un privilegio aver vestito la maglia dell'Inter per così tanti anni. È un orgoglio averla difesa in campo, adesso devo fare la stessa cosa fuori dal terreno di gioco".
Quindi, si parla del nuovo corso targato Erick Thohir: "Il suo è un progetto con tanto entusiasmo alla base, vuole che l'Inter sia sempre protagonista. Siamo un club storico, di prestigio e il presidente sta lavorando perché l'Inter sia sempre competitiva. Sta cercando di costruire una squadra giovane; siamo solo all'inizio, ma continuando a lavorare potremo creare qualcosa di nuovo, di importante. È iniziato per tutti un nuovo corso, è una bella responsabilità e stiamo cercando di costruire una società con valori importanti. Il nostro obiettivo è sempre quello di migliorarci, abbiamo fatto qualcosa di fantastico con la famiglia Moratti, che è ancora molto legata all'Inter e adesso continua a voler fare cose importanti insieme al nuovo presidente. Thohir ha grandi idee, è un presidente giovane, che ama il calcio. Gestisce la responsabilità del suo ruolo sapendo che l'Inter è un club prestigioso e il calcio italiano un calcio d'élite".
Infine, sul momento che sta attraversando la squadra e sulle prospettive future, dichiara: "Abbiamo bisogno di tempo per conoscerci. Siamo all'inizio di un nuovo ciclo e abbiamo avviato il processo di assemblamento di un nuovo gruppo. Ci manca un po' di continuità, è quella la cosa più importante, che ti permette di crescere e vincere. Tutti vogliamo che la situazione attuale migliori e lavoriamo per quello. Ognuno ha il proprio compito e tutti stiamo facendo il massimo per costruire un grande gruppo. I nuovi acquisti? Sono giocatori molto importanti e sono la dimostrazione che l'Inter vuole essere sempre competitiva. Qual è l'obiettivo dell'Inter per il futuro? Vogliamo finire nel miglior modo possibile questa stagione, ottenendo un posto in Europa e cercando di essere protagonisti in tutte le competizioni, visto che siamo in corsa su tre fronti. Però dobbiamo avere pazienza, perché stiamo costruendo un nuovo percorso e il futuro può essere molto positivo. Tornare a giocare? No, la decisione è presa. Ho dato tutto al calcio durante la mia carriera, oggi ci sono altri protagonisti in grado di fare bene".
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