ERICK THOHIR: "INSIEME PER L'INTER"

Il presidente all'Assemblea dei Soci che ha portato alla composizione del nuovo CdA: Erick Thohir, Handy Soetedjo, Michael Bolingbroke, Nicola Volpi, Grant Ferguson, Alberto Manzonetto, Carlo D'Urso, Gerardo Braggiotti

MILANO - Conferenza stampa al Westin Palace di Milano a margine dell'Assemblea dei Soci, tenutasi questa mattina a Milano. Il presidente Erick Thohir, il CEO Michael Bolingbroke, il direttore generale Marco Fassone, il CFO Michael Williamson e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno incontrato i giornalisti presenti in sala. Diversi i punti toccati, si comincia con una dichiarazione proprio del presidente Thohir.
 
"Penso che gli ultimi 30 giorni siano stati molto interessanti ed emozionanti. Ovviamente è importante che tutti comprendano bene che la dirigenza e gli azionisti sono compatti. Vogliamo fare in modo che l'Inter torni a essere uno dei primi 10 club al mondo. La cosa più importante è prendere le decisioni migliori per l'Inter. Nell'assemblea di oggi abbiamo reso il nostro cda ancora più forte: tutto per il bene dell'Inter. Voglio anche aggiungere che tutte le decisioni prese sono state prese in modo collettivo. E negli ultimi giorni abbiamo preso decisioni non semplici: abbiamo cambiato allenatore. Il nostro obiettivo è l'Europa, se è la Champions League ancora meglio. Siamo molto contenti di Mancini, riteniamo che sia in grado di raggiungere il nostro obiettivo".
 
Gli impegni della squadra 
 
"Abbiamo 3 partite che ci aspettano e vogliamo prendere più punti possibile. È importante fare punti in questo momento. Abbiamo giocato 11 partite, ne mancano 27. La differenza in classifica non è molta e questo è stato il momento giusto per cambiare. Vogliamo essere certi di avere una base solida in campo e fuori dal campo per tornare nella top 10 nel più breve tempo possibile".
 
Futuro
 
"Stiamo perfezionando il nostro business plan quinquennale. Il primo passo è stato il rifinanziamento, altri club stanno seguendo ciò che stiamo facendo noi. Vogliamo che la Serie A abbia la forza e la capacità di essere competitiva e che i club siano sostenibili. Questa è una decisione presa da tutti gli azionisti e dal consiglio d'amministrazione. Tutte le discussioni saranno basate sul piano quinquennale". 
 
La situazione dei conti è più complicata rispetto a un anno fa? Ci sono state delle complicazioni nel percorso?
 
"Quando siamo arrivati tutto era chiaro. Quando si gestisce un'azienda ci sono degli alti e bassi: abbiamo degli obiettivi di ricavi. A volte ce la si fa, a volte no. Negli ultimi anni abbiamo portato avanti diverse cose: l'accordo con Nike, con Infront. Quello con la Lega a breve per i diritti tv. L'acquisto di calciatori? Mancini è molto felice della squadra. È importante capire con lui che cosa pensa di ognuno dei giocatori. Ma noi pensiamo di avere una buona squadra e lo crede anche Mancini. Siamo molto trasparenti anche con l'allenatore, abbiamo parlato delle regole del Fair Play Finanziario e siamo molto aperti da questo punto di vista. Ho visto Mancini anche ieri sera e lui capisce che la nostra gestione è una gestione collettiva. Questo è ciò in cui credo io, voglio costruire una squadra anche in campo. Le decisioni che prendiamo vengono prese perché vogliamo raggiungere l'Europa League o la Champions. Noi continueremo a lavorare".
 
Ernesto Pellegrini
 
"Ho un ottimo rapporto con Ernesto Pellegrini, l'ho incontrato anche allo stadio. Ma non abbiamo parlato di queste cose. Sono molto felice quando qualcuno vuole sostenere l'Inter. Dobbiamo capire che l'Inter è una famiglia. È importantissimo che i tifosi ne facciano parte. Mi fa piacere sapere che ci sono persone che sono attente al bene dell'Inter".
 
Il derby e San Siro
 
"Più l'Inter ha sostenitori, meglio è. Vorrei dire anche una cosa: è molto importante per me che i tifosi sostengano la squadra. San Siro dovrà essere la nostra casa. Ho visto che quando giochiamo in trasferta, la squadra è più rilassata. San Siro è casa nostra. Per me è un sogno venire a San Siro. Per divertirmi, per vedere le partite. Alcune persone vengono da fuori e viaggiano 15-18 ore e vogliono vedere le partite dal vivo. I tifosi hanno la possibilità di vedere le partite tutte le volte ed è importante che sostengano la squadra. Sempre. Adesso è il momento di sostenere la squadra e che San Siro diventi la nostra casa. L'Inter merita di tornare in testa e vogliamo fare punti in ogni partita".
 
Fair play finanziario
 
"L'Inter sarà sempre l'Inter. È importante collaborare, lavorare insieme e, nell'ultimo anno, abbiamo collaborato benissimo. Adesso abbiamo un nuovo cda, ancora più forte, ma l'Inter è sempre la stessa. Vogliamo aumentare i ricavi nei mercati internazionali. Ne ho discusso anche con Moratti all'inizio ed era d'accordo. Non è facile farlo, ma questa è la sfida. E vogliamo essere uno dei 10 club nel mondo in termini di ricavi". 
 
Su questo argomento interviene anche il CEO Michael Bolingbroke:
 
"Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario ci sono un paio di cose da dire. Come sapete ci siamo incontrati con la Uefa a Nyon, la prossima fase prevede che saranno loro a venire a Milano e parleremo ancora del business plan quinquennale. Ci stanno esaminando al momento. Ovviamente qualsiasi decisione che prendiamo che ha un impatto finanziario deve essere discussa con loro. Stiamo lavorando con loro. Per quanto riguarda i giocatori, è arrivato Mancini e questo è stato un argomento condiviso. Il programma che abbiamo con lui è concordato".
 
La società ha difeso Mazzarri fino alla fine. Come mai?
 
"È importante che il leader abbia la fiducia della squadra. L'anno scorso Mazzarri ci ha portato in Europa. Ecco perché abbiamo rinnovato di un anno. Ma ho detto a tutti: ci servono dei risultati. Mazzarri è davvero un ottimo allenatore. Ma alla fine, a volte, se i risultati non sono all'altezza delle aspettative, noi come dirigenti dobbiamo capire come raggiungere gli obiettivi. Non è una decisione presa da me, è una decisione che riguardava l'Inter e non ha nulla a che fare con il rispetto verso Mazzarri. Ora, chiedo di sostenere Mancini allo stesso modo. Con Mancini abbiamo firmato un contratto triennale. Non ci sono discussioni: è un nuovo progetto. La questione è dare il massimo sostegno alla squadra. Per me è importante sostenere la mia squadra: sono tifoso dell'Inter sia quando va bene, sia quando va male. Dobbiamo fare delle cose per l'Inter non per i miei media, non per miei vantaggi personali: lo dobbiamo fare per l'Inter. Le prossime tre partite non saranno semplici. Se mi chiedete se voglio vincere le prossime tre partite cosa rispondo? Che mi piacerebbe molto, ma so che non sarà facile". 
 
Che idea si è fatta di Silvio Berlusconi e che rapporto ha con Barbara Berlusconi?
 
"Non l'ho mai incontrato. Ho incontrato Barbara. Penso che lei abbia una visione per il Milan. È una buona visione e i tifosi del Milan dovrebbero essere felici di questo. Anche noi abbiamo le nostre idee. Giudicare una buona strategia, spetta ai risultati. Entrambi i club di Milano al momento stanno cercando di tornare a combattere con la Juve, con la Roma. Ma questo progetto è appena partito. Molti club sono gestiti in modo diverso, ma non possiamo copiare ciò che viene fatto fuori perché siamo in Italia". 
 
Ci può spiegare che cosa è successo con l'ingresso dei nuovi membri nel board? È stato lei a suggerire a Pallotta di intraprendere con la Roma un'operazione simile a quella fatta dall'Inter?
 
"Anche Pallotta viene dagli USA. Nel mondo finanziario è abbastanza comune, perché vogliamo programmare la sostenibilità. Lo stesso vale per Berlusconi: lui ha la sua strategia, Pallotta ha la sua. Ogni club studia le best practice. L'ultima volta che ero negli USA con Bolingbroke e Williamson tra dirigenti sportivi del mondo abbiamo assistito a un convegno ad Aspen molto interessante. Sono state portate le best practice come case study. Quello che ha fatto Moratti con 16 titoli è stato incredibile. Condividere le migliori pratiche è importante, ma ci dobbiamo chiedere: che cosa va bene per la Serie A? La Serie A è andata molto velocemente. Questa condivisione farà migliorare la Serie A".
 
E Michael Bolingbroke aggiunge:
"Era la Global Sports Owners. I partecipanti erano tutti proprietari di club sportivi. Sezioni parallele in cui ognuno parlava dei 'segreti del mestiere'. Tutto è stato condiviso in maniera collaborativa, molto trasparente".
 
Clausola Mancini. Rinnovi Kovacic, Handanovic, Icardi. Risponde Piero Ausilio:
 
"Non c'è nessuna clausola, di alcun tipo. Il suo contratto scadrà nel 2017. Con lui abbiamo parlato della progettualità a seconda della partecipazione o meno in Champions. Il mister lo sa. Per quanto riguarda i rinnovi: con Icardi e con Kovacic stiamo parlando da un paio di mesi, e tutto procede per il meglio. Ci stiamo prendendo il tempo giusto per arrivare a una conclusione adeguata. Sono il nostro presente e vogliamo che rappresentino anche il nostro futuro. Con Handanovic, abbiamo cominciato a incontrarci. Siamo ancora all'inizio".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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