"REPARTO OFFENSIVO COPERTO ED EQUILIBRATO"

Le parole direttore sportivo Piero Ausilio intervistato da Roberto Scarpini nel programma Radio Appiano

MILANO - Finito il mercato è tempo di bilanci. A Radio Appiano, il direttore sportivo Piero Ausilio risponde alle domande di Roberto Scarpini: 'Penso siano state rispettate le direttive che sono state date al gruppo di lavoro', ha cominciato. 'L'obiettivo era quello di centrare i parametri e sono stati rispettati tutti in modo assoluto. Il monte ingaggi è stato ridotto, oggi siamo circa a 70 milioni di euro. L'età media della squadra è di 25,6, quasi 2 anni e mezzo in meno rispetto agli anni passati'.

Quando gli si chiede di giocatori specifici, Ausilio risponde: 'Kovacic e Icardi erano incedibili. Con Vidic abbiamo anticipato il mercato. Era un'opportunità nata a gennaio e non ce la siamo fatta scappare. Dodò, Medel, M'Vila e Osvaldo sono giocatori importanti per il presente e il futuro dell'Inter. Al mister abbiamo dato a disposizione 5 giocatori importanti con 15-20 giorni di lavoro. Non sono per i colpi ad effetto, ma per la praticità e per la logica di un lavoro'.

Sulle ultime ore del calciomercato: 'C'erano due calciatori bloccati da tempo, Nel momento in cui Guarin è stato tolto dal mercato, noi abbiamo correttamente chiamato l'Atalanta e lo abbiamo comunicato. Per Guarin è pronto un nuovo progetto tattico, condiviso con soddisfazione sia dal tecnico, sia dal giocatore, che andrà a supporto del reparto offensivo. Reparto che, con Palacio, Icardi e Osvaldo oltreché con Puscas e Bonazzoli, è coperto ed equilibrato'. Infine gli si chiede: un altro obiettivo era la riduzione a 25 calciatori nella rosa, con un numero definito che doveva essere quello? 'È proprio così, ecco perché, anche potendolo fare, non è stato aggiunto un giocatore in più', ha concluso. 

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Ecco il testo integrale:

"Mi sento a posto con la coscienza e penso siano state rispettate le direttive date al gruppo di lavoro. Sono soddisfatto e sereno. Non dimentichiamo che l'Inter è sotto la lente d'ingrandimento del FFP e dovevamo tenerne conto. Il monte ingaggi è stato ridotto, siamo a circa 70 milioni di euro. A Torino c'erano tanti ragazzi degli anni '90, età media due anni e mezzo in meno rispetto al passato. La squadra ha bisogno di tempo, è giovane e ha talento, non ne vogliamo tanto ma quello giusto per dare al mister la possibilità di creare una squadra che ha fame e sia tosta per chiunque da affrontare. Penso siano state rispettate le direttive che sono state date al gruppo di lavoro. L'obiettivo era quello di centrare i parametri e sono stati rispettati tutti in modo assoluto".

Quando gli si chiede di giocatori specifici, Ausilio risponde: "Quando abbiamo studiato la campagna acquisti abbiamo stabilito che Kovacic e Icardi fossero incedibili e il presidente era d'accordo. Non abbiamo mai fatto arrivare a qualcuno i termini delle trattative, ho letto di cifre ma non sono mai state fatte da parte nostra. Sono arrivate altre offerte ma non erano soddisfacenti, come nel caso di Guarin. Con Vidic abbiamo anticipato il mercato, era un'opportunità nata a gennaio con la scadenza del contratto e non ce la siamo fatta scappare. In tanti dicono che è un grande calciatore, ma noi non abbiamo dato la possibilità a nessuno neanche di pensarci. Dai primi di febbraio era già un giocatore dell'Inter, lui ha qualità tecnica e personalità che sta trasmettendo alla squadra sin da Pinzolo. Poi siamo partiti dalle scadenze di contratto e nel rispetto dei paletti economici abbiamo cercato sul mercato quei calciatori che potessero avere le caratteristiche che stavamo cercando. Con Dodò, Medel, M'Vila e Osvaldo sono arrivati 4 calciatori che rispecchiano le nostre esigenze e che saranno giocatori importanti per il presente e il futuro dell'Inter".

"Sono contento perché abbiamo fatto quello che avevamo in testa. Siamo stati forse troppo bravi, cerco di tenere un profilo basso ma non mi va che passi l'idea che l'Inter nell'ultima settimana non abbia fatto nulla, perché al mister sono stati dati a disposizione giocatori importanti con 15-20 giorni di lavoro. Non cercavamo il colpo a effetto per fare propaganda, ma la praticità in ottica lavoro. Tutto è stato fatto con il mister sempre informando il presidente".

"L'Inter aveva preparato tutto molto bene, c'erano due calciatori bloccati da tempo, perché così ci si organizza. Loro aspettavano solo che l'Inter chiamasse e proponesse il contratto. Questo per me è un merito, tutto poi dipendeva solo da noi. Sono arrivate delle manifestazioni di interesse per Guarin ma non le abbiamo ritenute valide per il nostro progetto, lo stesso lui. Nel momento in cui Guarin è stato tolto dal mercato abbiamo avvisato le società coinvolte, l'ultima è l'Atalanta. L'Inter ha bloccato Bonaventura, poi ha avvisato ed è diventata un'opportunità per qualcun altro. Forse fino alle 8.30 di sera il Milan non sapeva nemmeno che il giocatore fosse sul mercato. Siamo contenti di tenerci Guarin, tutto è stato concordato con l'allenatore, il giocatore sapeva che sarebbe partito un nuovo progetto tattico per lui in caso di permanenza".

"C'è grande entusiasmo da parte di Guarin e Mazzarri in vista delle nuove idee nel reparto offensivo, già coperto con Icardi, Osvaldo e Palacio, ai quali aggiungo Puscas e Bonazzoli. Non parliamo di opportunità se poi non diamo a questi ragazzi neanche uno spiraglio di farcela. Thohir è sempre stato informato di tutto, compresa la situazione di Bonaventura. Pensiamo che la squadra dovesse essere equilibrata, il mister vuole giocatori motivati in cui tutti si sentano importanti. Essere un giusto numero fa sì che tutti possano sentirsi coinvolti nel progetto e avere la possibilità di giocare. L'obiettivo era chiudere con una rosa di 25 elementi, tenendo conto della possibilità di tenere Mbaye che finendo nella Lista B Uefa ci fa anche comodo. L'equilibrio sta nei numeri e nella logica, siamo coperti in difesa e a centrocampo ma anche in attacco. Non si misura la capacità del reparto offensivo in base al numero di giocatori che hai".

 


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