WALTER MAZZARRI "SERVIRÀ UNA GRANDE INTER"

Si inizia da Torino con una squadra che ha già dimostrato di essere in forma. Le parole del mister in conferenza dal centro sportivo "Angelo Moratti"

APPIANO GENTILE - Prima conferenza stampa per Walter Mazzarri per ciò che riguarda la Serie A 2014/2015. Il tecnico nerazzurro ha presentato nella sala delle conferenza stampa di Appiano Gentile, la sfida con il Torino sottolineando le grandi qualità dei granata e introducendo nei temi un campionato che si annuncia più combattuto di quello della passata stagione.

Dopo la vittoria in Europa, bisogna pensare al Torino, squadra avanti di condizione e che gioca in casa. Cosa bisogna fare per fare punti?
"Giusto quello che hai detto sul Torino, sono bravi a livello tecnico e hanno un ottimo allenatore. Test provante e vero, sono anche curioso di vedere cosa faranno i ragazzi nella prima gara da tre punti vera. C'è stata la doppia gara con lo Stjarnan e il preseason negli States, tutte andate bene. Sono curioso dei miei ragazzi".

Al di là della eventuale ciliegina sul torta del mercato, questa è la tua Inter?
"Sì, sono contento della squadra. La società in base ai parametri esposti ha fatto un buon lavoro su mie indicazioni; sono contento di ciò che si sta facendo tutti assieme. La rosa che avrò a disposizione dopo il mercato deve comunque essere messa in condizione di dare il massimo".

Considerando tutto ciò che è accaduto in estate alla Serie A, le gerarchie sono cambiate?
"Io penso alla mia rosa, a farla entrare in forma. A parte le prime tre che sono andate nelle posizioni Champions League la passata stagione, ci sono altre squadre pronte a dare fastidio. Sarà un campionato più equilibrato dell'anno scorso".

Guarin verrà convocato domani?
"La convocazione sarà fatta dopo l'allenamento di oggi. Mi sono concentrato sull' Europa League, adesso deciderò chi andrà in campo in campionato, devo ancora parlare con tutti, vedrò chi è più in forma".

Che sensazione ha rispetto all'anno scorso del gruppo?
"Quelli che erano qui l'anno scorso sono tornati avendo già lo stesso allenatore dell'anno passato, quindi sapevano cosa avrei chiesto quest'anno, al di là degli schemi. Tutti aspetti che hanno agevolato il mio lavoro; un anno fa c'erano altre questioni da gestire. Quest'anno siamo partiti tutti con le idee più chiare".

Progressi di Medel?
"Sì, ieri si è allenato solo chi ha giocato poco giovedì. Di Medel ho avuto una ottima impressione, ha fatto anche un test di resistenza e si è classificato tra i primi. Per domani deciderò".

Rivedremo Kovacic seconda punta?
"Non dimentichiamo che Kovacic giocò da mezzala contro la Lazio diventando artefice della vittoria e facendo una grande partita. Sono due ruoli che può fare benissimo. L'importante è che prenda la palla nella zona più congeniale, senza avere l'uomo addosso. Conta quello, non il ruolo. Lui sa cosa voglio. Ha migliorato certi aspetti, come il tiro e la condizione. È sulla strada buona".

Davanti siamo contati. Puscas e Bonazzoli stanno facendo bene, possiamo vederli di più in prima squadra?
"Domani potrebbe essere convocato Bonazzoli".

Dodò è stata una sua richiesta, cosa l'ha colpito di lui?
"Quando guardo un giocatore in base al ruolo, cerco certe caratteristiche. È un ragazzo giovane che viene dal Brasile, deve migliorare la fase tattica: è lì che deve lavorare, le doti le ha, si sapeva. Per ora l'ho aiutato molto da questo punto di vista. In più, il nostro gioco di squadra esalta le sue caratteristiche".

Ha detto che sarà un campionato equilibrato, cosa deve imparare a fare la squadra?
"Io credo che la continuità di rendimento sia importante in Club come il nostro, non puoi pensare di interpretare la partita successiva diversamente da quella precedente. È un campionato equilibrato, ma dobbiamo saper affrontare la partita successiva con la stessa mentalità".

Senza Moratti, lei è uomo di calcio più esperto oggi nel Club. Cosa cambia da questo punto di vista?
"Io ho la mia managerialità. Ho le idee chiare per il mio reparto, quello tecnico. Per ora è stato fatto tutto benissimo, il mio staff sa come far rendere i giocatori, ma devono concorrere tutte le forze. Quest'anno siamo davvero tutti coesi, e io sono responsabile del livello di rendimento della squadra".

Quanto è vicino M'Vila a Luiz Gustavo? Può giocare con Medel?
"A livello tattico, quello più vicino a Luiz Gustavo dovrebbe essere Medel. M'Vila è più regista, ha più tecnica, meno abituato a retrocedere sulla linea difensiva. Possono convivere, certo. Per ora usiamo il 3-5-2, ma con piccole variazioni possiamo giocare con il 3-4-3, il 3-4-2-1 o 4-3-2-1, allora possono giocare certamente assieme".

Sensazione sul girone di Europa League?
"Saint Etienne è una squadra francese e sta già giocando, in campionato è al secondo posto. È un campo particolare, una bolgia. Il Dnipro sconfisse il mio Napoli, ci diedero tre goal, allora faceva investimenti importanti con un allenatore importante, è un campo difficile. Sulla terza avversaria ci stiamo informando, ma siamo l'Inter, e dobbiamo fare di tutto per passare il turno. Dobbiamo essere artefici di noi stessi, dobbiamo portare avanti tutti le competizioni

Quale sarà la colonna portante della squadra?
"Se c'è organizzazione, tutti sono leader e interpreti. Per ora, la formazione scesa in campo nella gara di andata in Islanda è la squadra tipo. Quest'anno abbiamo migliorato i doppi ruoli, così da avere tutti titolari anche nelle sfide infrasettimanali. Kovacic o altri saranno interpreti principali, come anche Palacio che per ora fuori, anche Handanovic che ha finito bene l'anno scorso, così come Vidic e Juan Jesus. Chi è ora titolare dà più garanzie, ma ogni allenamento è un aggiornamento, giocherà sempre chi sta meglio".

Il Torino è l'avversario peggiore alla prima giornata, per via della preparazione. Cosa c'è da temere a livello tattico e ambientale? Farete in modo di non mandare Palacio in Argentina?
"Credo che Palacio non vada in Nazionale, è praticamente ufficiale, per me era scontato che non andasse via, e lui lo sa. Con la sosta dovrebbe farcela a rientrare. Per ora siamo riusciti a non avere bisogno di  lui. Chi gioca deve essere al top, vale anche per Rodrigo. Spero di averlo per il Sassuolo. Il Torino per me è una squadra ben attrezzata, Ventura fa giocare bene le sue squadre, non perde mai la palla. Difficile incontrarlo in casa, con il supporto del pubblico. È una partita provante, ma per noi è un test importante, vediamo se è incrementata la nostra condizione".

L'obiettivo potrebbe essere la Champions League quest'anno, attraverso un piazzamento in campionato o in Europa League.
"Io non mi pongo mai obiettivi, andare in Champions significa arrivare tra i primi tre, ma non do una preferenza. Un allenatore deve tirare fuori tutto dalla sua squadra, tirare fuori tutto nelle trentotto partite, soprattutto in un'annata che è iniziata con un nuovo ciclo".

Riguardo Lavezzi, le farebbe piacere ritrovarlo in futuro?
"Il Pocho è un grande uomo e un gran calciatore. È un bel ricordo, ma ora è a un livello alto. Dovete parlare con Ausilio e il presidente".

Nelle prime interviste, tutti parlano dell'Inter come sorpresa del campionato. Ti motiva questa constatazione?
"Ho sempre pensato ad essere ottimista, dico ai giocatori di non essere inferiori a nessuno, di fare bene attraverso l'organizzazione. Altre cose non dico, le lascio agli altri".


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LIVE! DIRETTA CONFERENZA STAMPA MAZZARRI 30.8.2014

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