MILANO - Quasi due settimane vissute negli Stati Uniti. Un mix di entusiasmo, duro lavoro e calcio di livello. Tutto questo, e molto altro, è stata la tournée americana edizione 2014 dell'Inter. L'interesse suscitato in un paese che comincia a guardare al "soccer" come ad uno spettacolo pari ai grandi sport nazionali, una passione che grazie ad un grande nerazzurro come Jurgen Klinsmann sta coinvolgendo sempre più persone. L'Inter si è ben inserita in questo contesto grazie alle tre gare che la squadra di Mazzarri ha ben disputato. Sul campo di Berkeley con il Real, a Washinghton con il Manchester United e a Philadelphia nel derby tutto italiano con la Roma. I risultati sono stati positivi, ma la cosa che più conta è la condizione in crescita dei ragazzi. Adesso arrivano due giorni di riposo e poi si tornerà a lavorare per preparare la trasferta di Francoforte con l'Eintracht dove, i dati del botteghino dicono, c'è una grandissima attesa.
Non ci resta che ringraziare, come F.C. Internazionale, tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita del Tour e in primis la Catholic University dove i nerazzurri hanno lavorato in maniera molto proficua. Con loro anche i nostri storici partners, come Brooks Brothers, Nike e Pirelli, compagni di viaggio che ci hanno supportato con degli eventi, per conoscere e farci conoscere, in un paese in cui da sempre l'Inter si sente a casa.
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