MILANO - E' la sera che tutti gli amanti del calcio attendono con più interesse. Nel tempio del Maracanà infatti, Germania-Argentina chiude la rassegna iridata dello sport più amato e la Coppa del Mondo verrà alzata al cielo di Rio. Nelle gare disputate dallo scorso 12 giugno c'è stata anche tanta Inter e non è un caso che, nella finale di questa sera, quella nerazzurra sia la terza squadra più rappresentata a pari merito con il Manchester City (prima e seconda Bayern Monaco con 7 giocatori e Borussia Dortmund con 4, ndr). A Rodrigo Palacio, Hugo Campagnaro e Ricardo Alvarez va l'in bocca al lupo di tutta l'Inter e dei tifosi nerazzurri per una notte che, qualunque sia il risultato, rimarrà storica nelle loro carriere. La presenza di giocatori nerazzurri in una finale mondiale è una tradizione che si rinnova, edizione dopo edizione, dal 1982. Quell'anno Bergomi, Oriali e Altobelli regalarono una notte indimenticabile all'Italia. Nel 1986 fu il turno di Karl Heinz Rumenigge che si arrese solo all'Argentina di Maradona con la sua Germania Ovest. Quattro anni più tardi furono altri tre tedeschi a rappresentarci e a ottenere la rivincita sulla selezione albiceleste. Nel 1994 a Pasadena i rigori consegnarono la coppa al Brasile di Romario e Bebeto, nell'Italia giocava Nicola Berti, idolo assoluto dei tifosi dell'Inter. Il '98 fu derby nerazzurro tra Djorkaeff e Ronaldo e a Parigi vinse Youri con la sua Francia. Il brasiliano ebbe modo di rifarsi 4 anni più tardi battendo la Germania in Giappone. Quella di Berlino 2006, invece, è ricordata da tutti come la notte indimenticabile di Marco Materazzi che pareggiò il conto dopo il vantaggio dei francesi con un colpo di testa imperioso. Nel 2010, infine, la Spagna vinse la coppa ma in finale c'era Wesley Sneijder. L'olandese concluse il mondiale da capocannoniere provando invano a completare un 2010 indimenticabile grazie al triplete vinto con l'Inter.
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