PINZOLO - Primo giorno ufficiale da interista per Dodò. Il laterale brasiliano è stato presentato ai giornalisti presenti nella sala delle conferenze stampa dello 'Stadio Pineta'.
Quali sono state le tue prime sensazioni dal mondo Inter?
"Mi sono trovato subito benissimo e devo dire che immediatamente mi è parso un ambiente molto sereno"
Di Dodò si è sempre parlato come di un grandissimo prospetto. Si è sempre detto che alle tue grandi qualità abbinavi dei margini di crescita considerevoli. Dove credi di poter migliorare ancora?
"Uno può sempre migliorare, da quando sono in Italia sono già cresciuto. Per diventare "grandi" però, bisogna lavorare e crescere ancor di più".
Qual è stata la prima cosa che ti ha detto mister Mazzarri?
"Il solito pensiero del mister. Cioè che con il lavoro possiamo arrivare ovunque".
La tua qualità migiore?
"La propensione offensiva. Per me difesa a tre o a quattro è uguale. Gioco per attaccare".
Sei arrivato qui dalla Roma. E' più forte il rammarico di non poter giocare la champions o la felicità di poter partecipare al progetto Inter?
"La Champions la vogliono giocare tutti i calciatori. Io però voglio giocarla con l'Inter e spero di poterla disputare la prossima stagione. La Champions rimane il sogno di ogni calciatore".
Che aspetti hai trovato in comune tra Inter e Roma?
"Sinceramente la passione degli interisti l'ho sentita sin dal primo momento e devo dire che ho ricevuto tanti messaggi. Non vedo l'ora di scendere in campo a San Siro".
Quanto ha influenzato Mazzarri nella tua scelta? Cosa ti aspetti da San Siro?
"Moltissimo, ho parlato con lui prima di venire all'Inter. Le sue idee e il progetto mi hanno portato a non avere alcun dubbio. Per quanto riguarda San Siro, invece, ho già giocato in questo stadio da avversario e l'ho visto pieno anche per una partita di Coppa Italia. Sono curioso di scendere in campo, ma sarà sicuramente bellissimo come l'Olimpico".
Che ricordo ti porterai della Roma?
"Porterò con me un grande ricordo, anche se ci sono stati alcuni momenti difficili come sempre accade nella vita. Per fortuna la squadra e i miei compagni mi hanno sempre sostenuto".