MILANO - "Wa! Japan Film Festival" ha presentato oggi pomeriggio, presso l'Auditorium San Fedele a Milano, "Yuto-kun ga iku", il mediometraggio ispirato da Yuto Nagatomo e tratto dall'omonima serie tv. A margine della proiezione, il difensore nerazzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti: "Quando mi hanno proposto di fare questo cartone animato ho avuto subito
una reazione positiva perché volevo trasmettere ai bambini il desiderio
e la forza di non arrendersi per realizzare il proprio sogno,
esattamente quello che è successo a me. Io voglio trasmettere ai più giovani questo: non arrendersi mai e essere positivi. Io sono diventato un giocatore e questo era il mio sogno, gioco nell'Inter una squadra molto importante quindi c'e' stato qualcuno che mi ha dato molto e io mi sento sempre di dover dare".
Con Yuto si parla anche di convocazione al Mondiale 2014: "Ringrazio mister Zaccheroni per la convocazione, adesso vorrei poter vincere il Mondiale. Dopo quello del 2010, la voglia è sempre aumentata e la volontà di conquistare questa coppa è sempre più forte in me. Non avevo mai provato una voglia così grande di vittoria , come quella che sto provando verso la Coppa del Mondo. Questa stagione con l'Inter? Ancora posso crescere, ma devo dire che in questa stagione ho fatto buone cose e di questo devo dire grazie a mister Mazzarri: con i suoi insegnamenti ho fatto notevoli miglioramenti in fase offensiva e anche a livello mentale. E' grazie a lui se ho migliorato i miei movimenti in attacco e ho trovato così tante volte il gol".
Ai microfoni di Inter Channel, Nagatomo ha poi continuato: "Si, è vero: il mio personaggio corre come me, sono contento e ringrazio tutti coloro che hanno fatto questo film. Ultima settimana di lavoro? Sabato abbiamo giocato bene, una bellissima serata soprattutto per il capitano adesso continueremo a lavorare per l'ultima partita, dobbiamo vincere per chiudere in bellezza. Mondiali? E' il mio sogno giocare un Mondiale e sono contento. Io devo crescere e giocare bene".
(Per le foto si ringrazia Stéphane Giraudeau)